BIBBIANO, ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA

BIBBIANO, ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA

Oggi sono andata a prendere Aida a scuola. Arrivata al parco noto dei lividi nelle gambe.Primo pensiero: . No, correva tranquilla.Secondo pensiero: . Poi ho pensato che oggi c’erano tanti bambini nuovi e che probabilmente le tate erano esauste.Terzo pensiero: . Qualche secondo di terrore. Poi il mio cervello, fortunatamente, mi ha detto . Credo che il dramma del caso Bibbiano sia anche questo. È stata strumentalizzata una vicenda dolorosa e vergognosa (i termini di colpevolezza sarà poi la giustizia a definirli) per accrescere la paura. Per distrarre. Perché un genitore che pensa che gli possa essere sottratto il suo bene più grande non riesce a pensare ad altro. Non penserà più alla flat tax, al mandato 0, agli sgomberi di Primavalle, alla gente abbandonata in mare. Un genitore, terrorizzato, penserà solo a quello. Un non genitore, anche.Ed è ancora più squallido perché delle famiglie di origine dei bambini non è stato detto niente, temo a proposito. Perché se veniste a sapere che, ad esempio, si tratta di ex carcerati, o di ex tossicodipendenti, o di persone povere in canna, tutta questa empatia credo che non la avreste provata.Per questo, non parlerò di una vicenda di cui ancora si sa poco, e che spetta alla magistratura declinare. Per rispetto. Dei bambini, prima di tutto. E della mia intelligenza, perché non vi permetterò mai più di manipolare i miei pensieri, e di assoggettarmi alle vostre paure, ieri dei migranti, oggi degli assistenti sociali.