IL CANCRO, NON ESISTE E NON È UN PROBLEMA DELL’UMANITÀ
Oggi, venerdì 17 aprile, sono in grado di annunciare che IL CANCRO NON ESISTE, IL CANCRO NON E’ UN PROBLEMA DELL’UMANITA’.Sono arrivato a questa scoperta che cambierà la storia del mondo senza alcuna competenza scientifica (ma quando mai è stato necessario averne per prendere decisioni ed esprimere opinioni?) semplicemente adottando il criterio su cui adesso si basa la fine imminente del LOCKDOWN. Mi spiego, è facile, seguitemi: i dati sul contagio migliorano – così ci raccontano – perché il numero degli attualmente positivi al Covid cresce meno di prima. Lo calcolano così, ogni giorno: il numero dei nuovi contagiati (ieri 3786) meno i guariti (2.072) meno i morti (525) uguale 1.189 NUOVI POSITIVI. Cioè, ieri l’hanno preso in quasi 4 mila in più ma noi ne contiamo un terzo, gli altri due che cazzo vogliono? E’ un po’ come la statistica del pollo: io ne mangio due, tu zero ma statisticamente non devi avere fame perché è come se ne avessi mangiato uno.Ergo: IL CANCRO NON ESISTE perché su 10 persone che lo prendono, un tot guarisce, un tot muore e il risultato fa sempre ZERO. Di che preoccuparsi, allora? Inquinamento, tabacco, amianto, radiazioni, il crostone della pizza carbonizzato… quante inutili paranoie per niente.Non vi sentite già meglio?PS Aggiungo: il criterio si può applicare a qualsiasi malattia perché, alla fine, vige sempre il principio scientifico che di qualcosa – virus più, virus meno – bisogna pur morire, no? E allora tutti al lavoro e al parco e al cinema, basta lagne
