LA SUPERFICIALITA’ E L’IGNAVIA STANNO FACENDO PRECIPITARE IL PIANETA VERSO LA CATASTROFE AMBIENTALE
Il “Fatto quotidiano” ricorda la corruzione che ha impedito il completamento della barriera che avrebbe dovuto proteggere Venezia: “decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne”, specifica. Ma evita di far notare che per decenni le “grandi opere” sono servite esattamente a quello e solo a quello: ad aggirare le norme e a evitare i controlli grazie al culto della deregulation e con la scusa dell’emergenza e dell’ampiezza stessa dell’intervento; in modo da far fare tanti soldi alle multinazionali e alle clientele, legalmente e illegalmente. Evita anche, “Il Fatto”, di farci sapere quanti dei condannati siano adesso in galera e quanti ci siano stati almeno per un anno — non dico a marcirci a vita come avrebbero meritato in una società capace di riconoscere e colpire i suoi veri nemici senza i garantismi e i perdonismi che proteggono soltanto gli stronzi.La superficialità e l’ignavia stanno facendo precipitare il pianeta verso la catastrofe ambientale. Di acque alte ce ne saranno molte, non solo a Venezia, visto che la gente non vuole saperne di rinunciare al sacchetto di plastica, all’automobile per qualsiasi spostamento, ai viaggi in aereo per raggiungere località di moda o mari momentaneamente più puliti di quello distrutto dalla sua incuria, a un consumismo isterico di prodotti inutili ma molto pubblicizzati per riempire il vuoto di affetti, valori, tradizioni, cultura. Sarebbe opportuno, almeno, che si cominciasse a capire di chi ci si può fidare per costruire dighe efficaci per salvare le nostre città dalle future inondazioni. Invece dimenticheranno tutto in tre giorni e torneranno a votare per Berlusconi e per la Lega, padroni del Veneto e primari responsabili di questo scempio. Salvo poi, quando andranno sott’acqua, piagnucolare contro il destino cinico e baro
