L’ABISSO DI DIFFERENZA, A SINISTRA, TRA LA SPAGNA E L’ITALIA DI OGGI

L’ABISSO DI DIFFERENZA, A SINISTRA, TRA LA SPAGNA E L’ITALIA DI OGGI

Faccio sommessamente notare – per far capire l’abisso di differenza, soprattutto a sinistra, tra la Spagna e l’Italia di oggi – un passaggio del discorso di Pablo Iglesias. Per rispondere alle critiche della peggior destra, ha detto: “E voi disprezzate l’articolo più patriottico della Costituzione spagnola: il 128 secondo cui tutta la ricchezza del paese deve essere subordinata all’interesse generale. Di questo si occuperà la nuova legislatura: riparare ai vostri tradimenti alla Patria”. Ebbene sì: Pablo Iglesias parla di PATRIA, in chiave progressista. Può piacere o meno il termine ma – al di là di esso – è ovvio che dietro si celano politiche di giustizia sociale e non forme di nazionalismo spinto. In Italia ci saremmo spaccati in 65 gruppuscoli e sarebbero nate 4mila discussioni diverse sull’uso, in Parlamento, della parola Patria. Centinaia di editoriali e spiegoni in cui si faceva pelo e contropelo a Iglesias e a Podemos. Qui più non si conta niente nella società (e in Parlamento) e più si è settari e rompiballe. Su tutto. La Spagna ci sta un mondo avanti, politicamente parlando.