MIROGLIO TESSILE. LA MATTANZA CONTINUA.

MIROGLIO TESSILE. LA MATTANZA CONTINUA.

DI ANNA LISA MINUTILLOContinua la mattanza e nessuno si ferma a guardare cosa vuol dire ritrovarsi in strada senza avere più un futuro ed una propspettiva di vita serena da offrire a se stessi ed alle proprie famiglie.Diciamo che si è un pò tutti stanchi di avere a che fare con uno Stato che sprona e poi abbandona,che non comprende che ciò che si chiede è solo il non sentirsi privati di colpo della propia identità.Non tutti riescono a vedere da una situazione critica come la perdita del posto di lavoro la possibilità di rimettersi in discussione e di reinventasi come persone ed anche come lavoratori futuri.Non è semplice continuare a trovare porte chuse,l’indifferenza delle persone che ti circondano perchè non fai più notizia,lo stupore da parte delle stesse persone che ti stimavano fino a pochi mesi fa e che ora tendono ad allontanarti solo perchè hai deciso di non subire e di non darti per vinto ma cerchi di avere una eco che ti possa far sentire meno solo e darti visibilità affinchè tutti sappiano che i lavoratori vengono spremuti come limoni e poi abbandonati al loro destino di disoccupati.Abbiamo tutti solo voglia di continuare ad essere persone oneste,di prenderci cura dei nostri sogni e dei nostri progetti,di vedere gli sguardi dei figli fieri di noi quando torniamo a casa la sera perchè è complicato per chi ha figli e si ritrova in una situazione così dover spiegare loro che non possono più avere quella data maglietta oppure quello zaino colorato per andare a scuola ma che si deve accontentare di qualcosa di più modesto e di meno oneroso.Si sono spese tante parole per cercare di dare la giusta rilevanza a ciò che sta accadendo a questo Paese,ma tutti sembrano molto più presi dai soliti gossip quotidiani perchè alla fine è meno impegnativo e meno vergognoso prendersi cura di queste faccende piuttosto che spofondare nella vergogna di averlo devastato moralmente,fisicamente,e psicologicamente questo Paese che è solo capace di giudicare le persone più deboli ed assolvere quelle più bieche e losche.Non si devono verificare più queste usurpazioni di potere corrotto che annichilisce le volontà di chi vorrebbe soltanto vivere e non sopravvivere.Corrado mi ha raccontato e mi ha fatto leggere tutto ciò che stanno facendo con le loro vite,mi sono sentita per l’ennesima volta impotente difronte a situazioni che stanno creando un sottile filo che ci unisce tutti,si perchè di lavoratori che allungano le file dei centri dell’impiego ve ne sono molti,troppi e sempre più si sente la voglia di far capire che qui non sono i lavoratorii a dover subire oltre alla violenza ed alla violazione del diritto al lavoro la violenza fisica perchè stanno cercando di far sentire le loro voci.Per l’ennesima volta invito Corrado,i suoi colleghi e tutti i lavoratori che si sentono persi a non darsi per vinti,li invito a non compiere atti di violenza nei loro riguardi perchè qui bisogna smetterla di suicidarsi e bisogna iniziare a trovare il coraggio di ribellarsi.Questo non è il mondo che abbiamo costruito noi,noi ci siamo sempre accontentati di vivere in modo dignitoso si quella dignità che è stata dimenticata e che ti fa sentire sciocco solo perchè ci credi ancora ed in un mondo così credere in questo valore fa un sordo rumore.Bisogna garantire a questi lavoratori così come a quelli che stanno lottando da anni ormai la possibilità di andare avanti ad avere un ruolo attivo nella società,bisogna chiedere a qualche imprenditore di non buttare alle ortiche le conoscenze e le competenze che questi lavoratori hanno accumulato con gli anni lavorativi.Qui non importano i nomi qui bisogna solo pensare che dietro ad ogni lavoratore vi sono famiglie che dipendono dal loro lavoro enon scandalizziamoci perchè ogni tanto qualcuno di loro alza la testa cerchiamo piuttosto di farla riabbassare a chi ha creato queste situazioni rendendoci tutti più soli,e derubati del lavoreo che abbiamo sempre svolto con coscienza e puntualità.Un abbraccio circolare ai lavoratori della MIROGLIO ma anche a tutti quelli dell’ALCOA;DELLA JABIL;DELLA NOKIA;DELL’ALCATEL;DELL’ILVA,E a tutti gli altri che porto sempre nel cuore e che per elencare dovrei portare via troppo spazio,lo spazio che invece spetta a tutti noi.Basta leggere i nomi degli imprenditori che si stanno comportando male iniziamo a parlare delle storie di Corrado,di Angelo,di Francesco le storie delle nostre vite queste sono le storie degli eroi che quotidianamente devono lottare per difendere un diritto sancito dalla costituzione ,facciamo nostre queste storie e non quelle che non sono degne di nota visto l’epilogo che hanno certe scelte imprenditoriali.