UN PINOCCHIO HIP-HOP

In attesa dell’attesissimo (scusate il bisticcio di parole) PINOCCHIO di Matteo Garrone con Roberto Benigni ieri sera sono andato a vedereal teatro Augusteo il PINOCCHIO messo in scena dalla Compagnia dell’Arte, rielaborato da Antonello Ronga che ne è anche regista e interprete, nell’ambito del consueto ciclo di fiabe presentate a Natale per i bambini. Mi sono trovato di fronte ad una versione assolutamente inedita della favola collodiana, una sorta di musical in chiave hip-hop in cui tutte le canzoni sono prese in prestito dal repertorio di Jovanotti. Lo sforzo è stato davvero lodevole per evitare la ripetizione dei soliti cliché. Anche i personaggi si muovono in contesti inusuali. E l’ammiccamento ai più piccoli sembra spontaneo pur essendo stato sapientemente costruito. Le scene più spettacolari, tipo l’incontro con Geppetto nel ventre della balena, sono state risolte con l’apporto di filmati ad hoc e una buona dose di fantasia. Mancano ma credo volutamente alcuni punti di forza del capolavoro di Collodi, come il naso che cresce a vista d’occhio al burattino quando dice le bugie. Scena che invece nel film di Garrone c’è ed è realizzata molto bene. Che dire in conclusione? I bambini si sono divertiti e anche i loro genitori. Ne ho visti alcuni che ballavano in sala a fine spettacolo. Il Family show prenatalizio è perfettamente riuscito. Complimenti alla compagnia che sta facendo passi da gigante e complimenti all’assessoreDario Loffredoche da quattro anni sostiene con entusiasmo la rassegna. Ora però bisogna fare un ulteriore passo avanti e lavorare ad una vera e propria rassegna nazionale di teatro-bambini (un festival? Un concorso?) che possa affiancarsi alle Luci d’Artista nel periodo natalizio. Sarebbe bello avere a Salerno le migliori produzioni del settore fermo restando la leadership organizzativa nelle mani di Ronga & Co. Se lo meritano.