A BASSANO MUORE DONNA AL 7° MESE DI GRAVIDANZA. IL FETO SENZA BATTITO DA GIORNI. A TORINO GLI ISPETTORI SALVANO IL SANT’ANNA
Un altro dramma. Un nuovo, ennesimo, decesso a seguito di una complicanza da parto.La vicenda riguarda una giovane mamma di Bassano, morta ieri sera dopo inutili tentativi di rianimazione. Marta Lazzarin, 35 anni, nota blogger di viaggi, abitava nel centro storico della città del Grappa, alla 27^ settimana della sua prima gravidanza (settimo mese), era entrata al pronto soccorso ieri verso le 12, accusando perdite da almeno due giorni, un forte mal di testa e la febbre molto alta. E’ stata immediatamente visitata da un’ostetrica che ha riscontrato la rottura delle membrane e la fuoriuscita del liquido amniotico. L’ecografia, purtroppo, ha subito evidenziato l’assenza del battito del piccolo, diagnosticando quindi la morte del feto, avvenuta probabilmente qualche giorno prima per cause ancora ignote.La donna è stata quindi ricoverata e sottoposta ad una terapia antibiotica per la febbre in attesa dell’esito degli esami. Sono le 13.30 quando avverte le contrazioni, come da routine, che le avrebbero permesso di espellere il feto senza vita. Lamentando forti dolori, viene portata in sala travaglio dopo il consulto con l’anestesista. Alle 15 arriva anche il primario e si decide di attendere per l’espulsione spontanea del feto.Attorno alle 17 la donna decide di andare in bagno e, una volta tornata, viene rivisitata. La situazione precipita verso le 17.45, quando la paziente diventa improvvisamente pallida, accusa mancanza di fiato e comincia a sudare. Subito viene allertata l’intera equipe medica ma, nonostante tutte le manovre di rianimazione, la donna va in arresto cardiaco e viene dichiarata morta attorno alle 19.10. «Il sospetto – fa sapere il direttore sanitario Enzo Apolloni – è quello di un’embolia polmonare, una delle conseguenze che possono derivare a seguito della morte interna del feto. Domattina verrà effettuata l’autopsia per ulteriori accertamenti, anche alla presenza di un perito nominato dai parenti della vittima». Il suo compagno Chris, non riesce a trattenere il dolore per la tragedia che ha sconvolto irrimediabilmente la sua vita. “Continuerò a viaggiare con te nel cuore, mi piace pensare che tu possa vedere con i miei occhi i luoghi che hai sempre sognato”, scrive nel suo noto blog di viaggi. Per il nosocomio di Bassiano è la seconda tragedia nel giro di pochi giorni: a Natale, pochi minuti dopo il parto, era morto Kevin Brandalise, neonato di 3 chili. «Ci hanno detto che si è trattato di una emorragia cerebrale» ha spiegato papà Claudio, con la voce straziata dal dolore. A Torino, a seguito del decesso di Angela Nesta e della sua bambina, gli ispettori , dopo un’attenta valutazione della cartella clinica e della procedura adottata dal team medico, sono giunti alla conclusione che la causa della morte è da attribuirsi ad “una complicanza rarissima e imprevedibile. Non vi sono state criticità cliniche e strutturali da parte di personale o struttura”. Gli ispettori si sono riservati di presentare una dettagliata relazione al Ministero della Salute.Per l’avvocato della famiglia: “Conclusioni autoassolutorie e premature”. Attende di leggere nel dettaglio le motivazioni rilevate dopo l’autopsia. Un bilancio davvero amaro questo legato ai decessi per parto. Ancor di più perché concentrati in questo periodo di festività legato, per chi è credente, all’evento della nascita.
