ADDIO A KEITH EMERSON, PRINCIPE DELLA TASTIERA

ADDIO A KEITH EMERSON, PRINCIPE DELLA TASTIERA

Nato a Todmorden, Inghilterra, nel 1944, ma trasferitosi a Londra da giovane, era ritenuto uno dei migliori pianisti del rock progressivo, ma anche un pioniere nell’uso dell’organo Hammond e dei sintetizzatori Moog.Nel 1967 formò i Nice, il cui suono era proprio incentrato sul suo Hammond e il riarrangiamento di temi di musica classica; solo tre anni più tardi Emerson unì il suo talento a quello di due altri fuoriclasse, il bassista e cantante Greg Lake e il batterista Carl Palmer, formando il trio chiamato semplicemente coi loro cognomi: Emerson, Lake & Palmer, che diventò uno dei gruppi più famosi del rock progressivo degli anni 70 e che attraverso scioglimenti e reunion è arrivato fino ai giorni nostri. Ma Keith Emerson ha avuto anche una buona carriera solista, con pezzi strumentali come la celeberrima Honky Tonky Train Blues, un boogie-woogie famoso in Italia per essere stato scelto come sigla della trasmissione TV “Odeon”. Il collega Carl Palmer ha già pubblicato un suo messaggio dove ricorda Keith come “un’anima gentile il cui amore per la musica e passione per le sue esibizioni alla tastiera rimarranno ineguagliati per molti anni a venire”. Un mio personale ricordo dell’artista riguarda invece il concerto che gli Emerson, Lake & Palmer tennero alla Villa Bellini di Catania nell’estate del 1997: un pubblico letteralmente entusiasta che, non soddisfatto del primo bis “programmato” alla fine del concerto, ne chiese un altro a gran voce, che evidentemente non era stato previsto dalla band; dopo parecchi minuti in cui il pubblico incitava il ritorno sul palco del gruppo e non mostrava l’intenzione di voler andare via, i tre uscirono, stupiti di tanta insistenza e arrendendosi al volere dei fan. Un particolare per me indimenticabile è che Emerson uscì in accappatoio: mai più nelle decine di concerti a cui avrei partecipato dopo di quello, avrei assistito a un bis tanto “improvvisato”.