I MORTI DI COVID SONO TUTTI MORTI NOSTRI E DOVREMMO PIANGERLI TUTTI INSIEME

I MORTI DI COVID SONO TUTTI MORTI NOSTRI E DOVREMMO PIANGERLI TUTTI INSIEME

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha ricordato che “Tra l′11 giugno 1940 e il 1 maggio 1945 a Milano sono morti sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale duemila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più.” Un numero impressionante di decessi ai quali vanno aggiunti gli altri italiani morti per lo stesso motivo nelle altre regioni italiane e nel resto dei paesi europei. L’Unione Europea è di gran lunga l’entità politica che ha più morti di Covid-19 al mondo (per rendersene conto basta sommare i dati di ogni stato dell’UE e confrontare il totale con cina, Russia, Brasile e America). Avrebbe un modo per dimostrare di esistere ancora come entità politica indicando un giorno – lo stesso giorno per tutti i Paesi membri – nel quale i cittadini europei ogni anno si ritroveranno a ricordare insieme i loro morti. Finora non abbiamo elaborato bene questi lutti, non abbiamo associato a questi numeri le storie che gli stanno accanto, non abbiamo la percezione esatta di quante siano le famiglie europee che alla fine di questa tragedia avranno familiari da piangere e quanti saranno gli amici da ricordare. Quella che stiamo vivendo è una tragedia dell’umanità ed europea, la più terribile tragedia che l’Europa abbia vissuto dalla fine della Seconda guerra mondiale. I morti di questi giorni sono tutti morti nostri. Dovremmo tutte e tutti piangere insieme questi nostri connazionali morti in ogni angolo d’Europa a causa del Covid-19.