LA SCIENZA EMPIRICA DELLA POLITICA
L’aria che tira in Italia e le elezioni in Spagna che vedono (seppur con un modesto 10%) i fascisti di Vox entrare in parlamento suggeriscono due constatazioni tanto empiriche quanto preoccupanti: Il vaccino dal fascismo che il fascismo stesso fornisce ha una scadenza calcolabile intorno ai 40 anni, e l’ingresso dei“millennials”nel corpo elettorale sposta inevitabilmente a destra il quadro politico. Col passare del tempo il numero di chi ha subito sulla pelle propria o dei propri familiari i soprusi del totalitarismo inevitabilmente si assottiglia perdendo la benefica massa critica di anticorpi, e viene rimpiazzato da nuove generazioni che non ne hanno memoria. Conoscere la storia evidentemente non basta, meno che mai quando essa viene messa in discussione quotidianamente e in tempo reale da negazionisti di ogni risma e calibro, e ancora meno quando i ruoli tra persecutori e perseguitati si scambiano come è accaduto ad Orban in Ungheria, a Netanyahu in Israele, a Zuma in Sud Africa. Occorre tenerla viva quella memoria dell’Italia di Mussolini, della Germania di Hitler, della Spagna di Franco o del Portogallo di Salazar.Questo devono fare i“Nuovi Partigiani”, pena il ricorso ad un richiamo del vaccino che potrebbe rivelarsi fatale.
