‘TORNA’ L’EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE (QUANDO MAI SE N’ERA ANDATA?)
E’ da ieri che la notizia rimbalza sui media e sui social:l’educazione civica ‘torna’ nelle scuole.Toni trionfalistici da parte della Lega‘promessa mantenuta’e di tutta la politica per la straordinaria novità. Per la verità non se n’era mai andata.Ha fatto diversi giri tra cambio di look e di denominazionima l’educazione civica nelle scuole italiane c’è sempre stata. Si è sempre insegnato la legalità,il rispetto per le cose, le persone e gli animali,le regole delle convivenza civile sono da sempre l’abc della scuola di ogni ordine e grado,a partire dall’infanzia, la prima comunità vissuta dai bambini dopo la famiglia. ‘Cittadini a piccoli passi con le regole’è il progetto educativo realizzato coi bambini dai 3 ai 6 nella mia scuola nel lontano anno scolastico 2009/10. Attraverso canzoni, filastrocche, poesie e racconti illustrati, si è insegnato ai bambini a non scavalcare gli altri ma a rispettare il proprio turno quando si parla si gioca o si lavora in gruppo. Si è insegnato ad accettare rispettare e includere chi è più debole o diverso da noi, a condividere onori e oneri di attività didattiche, ad essere collaborativi con tutti, coi pari di età e con gli adulti. Si è insegnato a non sprecare il cibo, a riordinare i giochi e i materiali didattici, a rimettere in ordine gli spazi utilizzati.Regole semplici ma di fondamentale importanza. Diritti e doveri per vivere responsabilmente nella società. Regole che venivano reiteratedurante le attività, in maniera trasversale eogni qualvolta si presentava l’occasione giusta affinché non restassero parole al vento.Si chiamava‘Cittadinanza e Costituzione’allora e ancora oggi la ‘nuova’ ‘Educazione Civica’e prima ancora ‘Educazione morale, civica e religiosa’. Materie, per gli altri ordini scolastici, attività didattiche per i più piccoli. ‘Oggi è un giorno importante’,commenta Bussetti dallo scranno del Miur, dimenticando di dire che è una‘riforma a costo zero’(ma, va?) e che l’insegnamento,di 33 ore annuali,cioè poco più di un’ora a settimana, saràaffidato a docenti della classee, dove saranno presenti (?) a docenti di discipline giuridiche ed economiche. Inoltre viene introdotta la figura del coordinatore, che andrà individuato in ciascuna classe e avrà il compito di formulare la proposta di voto in decimi da attribuire agli studenti. Perché se vogliamo dirla tutta,l’unica vera novità è costituita proprio dal voto in pagella.Per il resto, un semplice cambio di look
