25 NOVEMBRE TUTTO L’ANNO

25 NOVEMBRE TUTTO L’ANNO

L’ultim’ora è che Placido Domingo ha annullato lo show per Tokyo 2020 per lo scandalo delle molestie (accusato, a 78 anni, da una ventina di donne): la stessa ragione per cui ha dovuto cancellare tutti gli appuntamenti americani, da New York a San Francisco, a Dallas. E, francamente, anche se è quella che conquista i titoli maggiori, è la notizia meno interessante. Non fosse per le dichiarazioni della celebrata star della lirica: “Erano consenzienti”. Non era affatto “consenziente” la campionessa di ciclismo Malia Andreotti, che recentemente ha denunciato pubblicamente come il massaggiatore stesse a guardarla mentre si spogliava (non era scarsa professionalità, come insinua l’intervistatore: “L’ho capito mentre mi massaggiava il sedere”) e soprattutto come il CT azzurro, Dino Salvoldi, pretendesse di entrare nella sua stanza sempre, anche quando non era vestita. Eppure, nell’articolo sul Corriere della Sera, l’atleta è stata sottoposta a un terzo grado dal giornalista, che ha infine decretato: “Non sono vere e proprie molestie”. La denuncia delle assistenti di volo è senza scampo: “Se qualcuno ti afferra o ti minaccia, non succede niente. Dobbiamo rispettare orari molto rigidi. Di certo non fermeranno l’aereo. E poi tutti si arrabbieranno con te: non sai fare gioco di squadra, fai la difficile”. Da un’indagine su un campione di lavoratrici ospedaliere (mediche, infermiere, personale tecnico o amministrativo) è risultato che il 43% aveva subito molestie sessuali nell’ultimo anno: il 37% aveva subito molestie “di genere”; il 22% aveva subito attenzioni sessuali indesiderate e il 3% ricatti o aggressioni sessuali. Molestate e sotto accusa. Visionarie. Bacchettone… Non è una cosa che riguarda “le altre”. #Metoo non è cosa di Hollywood. In Nigeria usano l’hastag #ArewaMeToo, in Francia #balancetonporc, in Italia è #quellavoltache, in Cina #WoYeShi: le donne denunciano. E gli istituti di ricerca, finalmente, domandano… Sei donne su dieci hanno subito una violenza sessista o sessuale durante la propria carriera: è quanto rivela anche l’ultimo studio europeo, un sondaggio fatto ad aprile – di cui i risultati sono stati resi noti ora – dal francese IFOP, su un campione di oltre 5mila donne in Germania, Spagna, Italia, Regno Unito e Francia. Solo poche (dal 9 al 16 per cento) decidono di rivolgersi a qualcuno che potrebbe davvero intervenire, come un superiore o un sindacalista, ma la paura di perdere il lavoro o compromettere la carriera continua spesso ad avere la meglio. Tra il 33 e il 47 per cento delle vittime evita di denunciare il problema. “Sono convinta che la libertà delle donne sia il principale misuratore della democrazia” ha sostenuto Susanna Camusso in un incontro a Firenze in preparazione della Giornata contro la violenza sulle donne: “C’è un problema culturale: la donna è ancora quella che si veste in un certo modo o non si sa difendere. Ad un uomo non verrebbe mai detto come vestirsi. Dobbiamo rovesciare questa narrazione. La rivoluzione culturale sarà capire che c’è molestia anche nel linguaggio”. C’è infatti anche una “zona grigia” nelle molestie, soprattutto nei rapporti di lavoro, dove tra commenti sessuali, barzellette a sfondo erotico, inviti ambigui, domande intrusive sulla sfera privata, battute offensive, la donna che si ribella viene additata come una sciocca, una che non sta al gioco, un’insopportabile femminista. I medici non sono molto d’accordo, soprattutto quando in conseguenza di questo clima avvelenato diagnosticano depressione, disturbi del sonno, ansia, sindrome post-traumatica da stress, alterazioni nel ciclo mestruale e poi uso di tabacco, alcool o psicofarmaci per combattere lo stress… Soprattutto perché – secondo quanto ha rilevato l’Istat – in un terzo dei casi di ricatto sessuale sul lavoro si tratta di “pressioni quasi quotidiane”. Le molestie violano i principi di pari opportunità tra donne e uomini, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, le promozioni, le condizioni di lavoro e di studio. E la salute. Un bel po’ di articoli della Costituzione tutti assieme. Altro che consenzienti, visionarie, bacchettone…