L’11 SETTEMBRE E LA MANCANZA DI RISPETTO DI TRUMP

L’11 SETTEMBRE E LA MANCANZA DI RISPETTO DI TRUMP

Trump calpesta anche il dolore per l’11 settembre Il presidente aveva organizzato un incontro, poi cancellato, a Camp David con i leader talebani proprio nei giorni dell’anniversario della tragedia. Uno schiaffo anche per le migliaia di vittime di quel giorno. Oggi sono 18 anni. Quel giorno mio marito aveva portato Luca alla sua nuova scuoletta aManhattan, io avevo portato nostra figlia al nido aBrooklyne mi ero recata negli uffici deldistretto scolasticodiNew Yorkper parlare dei servizi necessari a mio figlio. Arrivata al terzo piano del palazzo, avevo ricevuto unatelefonatadi Dan: «Ho appena visto un aereo entrare in una delle Torri Gemelle». «HANNO APPENA COLPITO IL PENTAGONO, È GUERRA» Ho subito lasciato il palazzo per andare in una cabina telefonica a chiamare mia madre e dirle che noi stavamo bene. Lei lavorava inRaie aveva tutte le ultimissime notizie sotto gli occhi. «Hanno appena colpito ilPentagono. Èguerra», mi ha dettoterrorizzata. Intanto, dall’altra parte del fiume, la gente si buttava dai piani più alti dei due grattacieli colpiti prima che crollassero. Diciotto anni sono tanti, ma quell’odore acree quella polvere che coprì la città per molto tempo rimangono vivi nella mia mente come se fosse successo ieri. L’11 settembremarca violentemente un prima e un dopo. Un dopo che continua ancora oggi, tra lemontagne dell’Afghanistandevastato dallaguerra più lungacombattuta dagli Stati Uniti. EppureDonald Trumpaveva organizzatoproprio pochi giorni prima dell’anniversario della tragedia un incontro segreto con il presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, e alcuni leader talebani. Per di più aCamp David.Appuntamento cancellato, tra le polemiche, dopo che i fondamentalisti avevano rivendicato l’attentato a Kabul in cui era rimasto ucciso un sergenteUsa. SeBarack Obamaavesse osato pensare a una cosa del genere, sarebbe scoppiato il finimondo: proprio italebani, proprio vicino Washington, proprio l’11 settembre. Ma questo presidente si permette di mancare dirispettoa tutto e a tutti, comprese lemigliaia di vittimedi quel giorno. Continuo a sperare ardentemente che presto ce ne libereremo, che finiremo di combattere in un Paese ormai in rovina e che ritorni almeno unsenso di umanitàche in questi tre anni sembra essere perduto.