LETTERA APERTA A FRANCO NERO
Lei non figura di certo fra i miei attori preferiti, anche perché ritengo che la sua fortunata carriera sia dovuta più alla sua prestanza fisica che ad una sua autentica bravura nel recitare i ruoli finora interpretati. Tuttavia, riconosco che alcuni dei suoi films, specie negli anni Settanta sono tutto sommato piacevoli, pur non potendoli considerare come capolavori cinematografici. Ora, mi chiedo come mai un personaggio così popolare e stimato anche a livello internazionale, abbia potuto rilasciare un’intervista ad un mediocre quotidiano nazionale che l’ha usata per fini del tutto estranei a quelli che dovrebbe fare un qualsiasi servizio informativo. Infatti, dichiarare dopo due anni (e chissà come mai soltanto adesso!) attraverso tale testata, che nel corso di una cena col giudice Esposito (colui che ha pronunciato la sentenza di condanna definitiva per frode fiscale nei confronti di Berlusconi per la vicenda dei diritti Mediaset), costui aveva manifestato avversione nei riguardi di Berlusconi e aggiungendovi poi una sua vicenda personale tesa a dimostrare la generosità del leader del Pdl verso la sua persona, sono cose che alla fine della fiera concernono più il gossip o la cronaca mondana che il Giornalismo investigativo, quello con la “G”! Detto questo, vorrei ricordarle alcune cose importanti che forse a lei sono sfuggite. Prima di tutto, la sua rimane una dichiarazione tutta da dimostrare anche perché dovrebbe essere comprovata da ben altre testimonianze. Poi trovo davvero stupefacente che lei sia riuscito a distanza di due anni a rivelare con assoluta esattezza di termini quanto avrebbe detto il giudice Esposito durante quella cena! Inoltre, probabilmente non è al corrente che Berlusconi era già stata condannato in un grado di giudizio inferiore e questo non sulla base di gossip giudiziari, ma sulla base di prove inconfutabili che sono state ampiamente dimostrate. Il giudice Esposito è stato il Presidente di un Collegio giudicante, il che significa che ha espresso una condanna decisa all’interno dello stesso. Oppure, devo pensare che lei crede Signor Nero che anche gli altri membri di questo organo giudiziario fossero presenti a quella cena facendo dichiarazioni analoghe di avversione nei confronti di Berlusconi, come già da lei asserito per quanto riguarda il giudice Esposito? Infine, vorrei sottolineare il fatto che un giudice (anche il più imparziale!), rimane un essere umano con pregi e difetti, capace di intendere e volere e quindi di avere idee e posizioni proprie su qualsiasi argomento, anche di natura politica. Che queste ultime possano influenzarne l’attività è fuori discussione, ma quando le prove di colpevolezza risultano manifestamente schiaccianti, non esistono opinioni o pareri che tengano, in quanto l’unica cosa che conta in quel momento è l’affermazione della verità attraverso la pronuncia di una sentenza di condanna dell’imputato. Concludo invitandola a chiedere alla sua ex moglie, Vanessa Redgrave (attrice inglese di ottimo livello) se in Inghilterra il capo di un partito, nonché politico eletto, potrebbe continuare ad agire in modo del tutto indisturbato e come se nulla fosse accaduto dopo una sentenza penale passata in giudicato. La risposta è ovvia e sono convinto che lei già la conosca. Per quanto mi riguarda, spero veramente che la prossima volta che rilascerà un’intervista, questa parli soltanto di cinema anziché di politica.
