UNA VITA NELLA PAURA NON È DEGNA DI ESSERE VISSUTA
 
        Alle 18 abbiamo fermato tutto per un momento e ti abbiamo pensato.Come tante e tanti in Italia, da Firenze al ventre di Napoli, Lorenzo, “Orso”, non ti abbiamo dimenticato. Quando la notizia ci arrivò, giusto un anno fa, anche se non ti conoscevamo rimanemmo sconvolti.In casa si fece buio.Parlammo e riparlammo di te, guardando insieme i post, i video. Strano come una persona sconosciuta possa entrarti dentro.Poi abbiamo incontrato tuo padre Alessandro, e abbiamo capito.La nostra età, la nostra rabbia, la nostra storia, i nostri valori, i nostri sogni: eravamo fatti della stessa stoffa. Solo che tu eri più bravo, più coerente, più deciso.Per questo la tua vita non è stata sprecata, ma è diventata un esempio che oggi ispira migliaia di persone. Quando ancora oggi rileggiamo le tue parole, guardiamo i tuoi video, la tua umiltà, quella voglia di autocriticarsi e migliorarsi sempre, di imparare e di rischiare… Combattendo contro l’ISIS ci hai ricordato che una vita nella paura non è degna.Che una vita senza senso, persa appresso a falsi idoli, non è degna.Che una vita ridotta a mera sopravvivenza, alla catena, sotto comando, senza aria, senza libertà, senza uguaglianza e dolcezza per la natura, non è una vita.Che per la vita vera bisogna combattere, forse morire, mai rinunciare. Non so se saremo degni di questi insegnamenti.So che ci proviamo e ci proveremo.E nel periodo duro che ci attende, cercheremo di essere noi quella goccia che annuncia la tempesta. PS: stasera alle 21 al TG dell’ Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo avremo l’onore di ospitare Jacopo Bindi e Eddi Marcucci, altri due splendidi italiani andati in Siria del Nord per portare solidarietà al popolo curdo e al processo rivoluzionario che ha avviato in quell’area. Entrambi al ritorno sono stati perseguitati dallo Stato Italiano, quello stesso Stato che ipocritamente chiamava Orso “eroe”… Eddi ieri è stata condannata a due anni di sorveglianza speciale. Siamo con lei senza se e senza ma!
