LIBERI DAL MALE, GRAZIE A NOSTRI CARI PARTIGIANI
È un 25 aprile davvero un po’ particolare. Il sapore della Festa è attenuato per i tanti dolori che hanno colpito il mondo, che hanno colpito tante persone anche care, anche sconosciute che si sono ritrovate sole nel momento più tragico dell’esistenza.Eppure anche in questo frangente, ritroviamo dalla Memoria di questa Festa di cui qualcuno vorrebbe limitare, il grande valore.Lo ritroviamo malgrado arrivano messaggi di quanti vorrebbero cancellare il senso, lo spirito di comunità aperta, solidale. Ed ancora oggi chiusi nelle nostre case, nascosti al virus ci ritroviamo con il pensiero a quei giorni in cui mancavano le Liberta e le macerie erano davvero in ogni luogo. Lo comprendiamo, ma ma allo stesso tempo ci sentiamo anche vicini a quanti non capiscono e forse distratti, presi da altro, rivolgono altrove gli sguardi.Ci sentiamo vicini a quelli preoccupati per l’oggi e per il domani. A quelli che pensano che ormai tutto sia scontato e che questa nostra democrazia sia debole, fragile, difettosa, ed anche per qualcuno forse inutile e dannosa.Eppure proprio grazie a quel che avvenne in quei giorni, a tutti quei giovani che si impegnarono per il nostro Bene, oggi festeggiamo, grazie proprio a quelle radici così salde, la volontà di trovare la cura, del cercare la spinta per andare avanti, per resistere alle avversità.Siamo ancora liberi, condannati ad essere liberi, come ebbe a dire un famoso filosofo.Una condanna ancora pieni di difetti.Una condanna dolce, piena di amore per il senso più alto del nostro essere comunità.Al tempo stesso faticosa ma che rende liberi dal male che tutto vorrebbe avvolgere. Ripartiremo anche questa volta, con sofferenza, con tante fatiche, ma possiamo dirci ancora fortunati.Siamo liberi dal male, pronti a farci parte. Grazie, grazie a quei nostri cari Partigiani.
