CONTE AL SENATO: 50 MILIARDI NEL DL. APP IMMUNI VOLONTARIA, DISTANZE FINO A VACCINO

CONTE AL SENATO: 50 MILIARDI NEL DL. APP IMMUNI VOLONTARIA, DISTANZE FINO A VACCINO

Due i temi dell’informativa al Senato del premier Conte sull’emergenza coronavirus:il Consiglio europeo di giovedi 23 aprile e le decisioni del governo sulla ‘fase 2’ della ripartenza. Temi caldi che dividono soprattutto le opposizioni, che non hanno mancato di manifestare  disappunto per non essere stati interpellati, sostengono, nelle decisioni di fatto già prese. ‘Le recenti previsioni del Fmi stimano una caduta del 9,1% del Pil, per questo il governo si prepara a stanziare una cifra non inferiore a 50 miliardi di euro, con intervento complessivo che, sommando i precedenti 25 miliardi, sarà non inferiore a 75 miliardi’, ha annunciato Conte. Cifra certamente non sufficiente per rispondere allo tsunami economico che ha fatto seguito a quello sanitario.Per questo occorre l’intervento dell’Europa.Solidale massiccio e senza condizioni.L’Italia sostiene un European Recovery Fund con debito comune. Che deve essere immediato per far fronte a tutte le conseguenze economiche sociale e disponibile fin da subito attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione. Ha poi fatto riferimento al Mes,a quel Fondo salva Stati che in Italia ha acceso un dibattito senza precedenti. ‘Bisognerà capire se effettivamente sarà senza condizionalità alcuna,ha precisato. Solo allora potremo discutere se il relativo regolamento può essere o meno opportuno agli interessi nazionali’.Non un no a prescindere, quindi.Ma da valutare il se e come nell’interesse dell’Italia. Per quanto riguarda la ‘Fase 2’, governo e Commissione medico-scientifica valutano la ripartenza.Che prevede gradualità e cautela perché dovremo imparare a convivere con il virus.Pertanto mascherina, dispositivi di protezione individuale(l’App Immuniti verrà installata solo ed esclusivamente su base volontaria, nessuna limitazione per chi non vorrà)e distanza di sicurezzasaranno i punti fermisino a quando non ci sarà il vaccino. Il programma di riapertura sarà omogeneo e su base nazionale sempre tenendo sotto controllo la curva del contagio. Il governo punta a intensificare in tutto il territorio nazionale i cosiddetti ‘Covid Hospital’per la gestione ospedaliera dei pazienti onde evitare rischi di contagio per operatori sanitari e pazienti. Ripartenza, dunque ma sulla base di un programma ben strutturato.Passaggio, questo che va affrontato necessariamente coinvolgendo il Parlamento e non facendo a meno di esso.‘Mi piacerebbe poter dire riapriamo tutto subito, ma sarebbe irresponsabile’, ha concluso Conte. Alle 17,30 seguirà un’altra informativa alla Camera. Non ci sarà un voto della Aule