I MURETTI A SECCO E IL LINGUAGGIO DELLA PIETRA
Le mani sapienti di un intellettuale gentile che disegna muretti a secco. Lavora con la pietra come lavorasse con le parole. Del mistero e dell’ascolto.Misterioso linguaggio che proviene da mondi sconosciuti ed è destinato a durare più del nostro modo di vedere il mondo. Mentre scrivo queste poche righe, dedicandole a un amico psichiatra e filosofo, Graziano Valent, sento il suono del vento e l’immensità delle profondità artistiche di Pinuccio Sciola, l’artista di San Sperate che faceva suonare le sue sculture.Non so per quali stravaganti motivi, quali vincoli di amicizia e stelle polari dell’esistenza, nella musica celestiale di Sciola sento la voce bassa e rituale di Giovanni Lindo Ferretti. Un mantra, pietra e sogno… CONTINUA SU REMOCONTRO:
