LA GENTILEZZA E IL SALUTO, NONOSTANTE LA QUARANTENA

LA GENTILEZZA E IL SALUTO, NONOSTANTE LA QUARANTENA

Vanno bene gli applausi dalle finestre, le canzoni lanciate a una certa ora. Ma non dimentichiamo la base della socialità: il saluto, l’augurarsi la salute quindi. Qui sul corso risuonava Bandiera Rossa. Dalla mia finestra Annarella: …non dire una parola che non sia d’amore. Poi Tommaso ha fatto rullare i tamburi, più distante canti e suoni, cori antichi e silenzi. Ma non importa. Viva la musica dai balconi e i saluti da finestra a finestra. Ma non serve un flashmob per restare umani… esorcizziamo come vogliamo queste paure, la frustrazione, la solitudine, ma non solo su richiesta social. Ci vuole poco. Basta salutare le persone che si incontrano, sempre.Con un buongiorno (a distanza) invece di tenere il muso lungo come se l’altro che incontri per strada o affacciato alla finestra o nella fila infinita alla Coop fosse il nemico. Non è difficile. Viviamo più cordiali. Il cuore se ne avvantaggerà… CONTINUA SU REMOCONTRO: