NESSUNA PASSERELLA DI CONTE NELLA LOMBARDIA DEVASTATA DAL CORONAVIRUS
Conte è ora in Lombardia. E, con la sua sola presenza, ha scatenato (davvero) il fuoco congiunto di praticamente tutta la Lega e la destra. Eurodeputati, senatori, consiglieri. Tutti con la bava alla bocca. I sindaci leghisti sono arrivati addirittura a fare un comunicato congiunto in massa contro di lui. Lo accusano tutti di star facendo una “passerella”. “Signori”, una domanda spontanea: passerella di che cosa? Che ad oggi in Lombardia la situazione è devastata. Che quasi la metà dei contagiati italiani è lì a causa di una gestione disastrosa. Le passerelle si fanno quando si vince. Ma in Lombardia si è ben lontani da ogni vittoria. E anzi, ad onor del vero, se volete cercare qualcuno che le passerelle le faceva davvero (senza aver vinto niente, anzi), guardate al vostro amico Fontana. Dove eravate infatti quando era il vostro governatore a farle? Quando faceva conferenze stampa faraoniche per inaugurare ospedali che dovevano ospitare centinaia di pazienti, ma che oggi se ne ritrovano dieci (dieci!)? Quando andava in radio e in sala stampa a dire di aver fatto miracoli sulla cassa integrazione perché da Roma non arrivava niente, e poi si scopriva che se non arrivava niente era perché avevano ritardato la pratica burocratica? Dove eravate, “signori”? Solo oggi vi svegliate e parlate di passerelle? Oggi che il Presidente del Consiglio fa una normale visita in una zona d’emergenza? Vergognatevi. E ritrovate un po’ di dignità, se l’avete mai avuta.
