RENZI HA UN PROBLEMA: È RENZI

La penso così : ieri Renzi ha fatto un bell’intervento, ma è scivolato su una frase infelice, di quelle per le quali dopo cinque minuti si viene impallinati su social e stampa. Capita. E se proprio devo fare i paragoni, dico serenamente che ad altri capita ben più spesso. Il problema è che Renzi è Renzi. Un protagonista del tutto, diventato protagonista del quasi niente. Ora, in politica, quando si fa uno scivolone comunicativo, ci sono quattro scenari: 1) te lo puoi permettere, perché sei così forte, che il danno è proporzionalmente irrilevante. 2) te lo puoi permettere perché hai fatto degli scivoloni la tua cifra 3) te lo puoi permettere, perchè sei piccolo e ti accontenti del consenso dei tuoi fedelissimi 4) non te lo puoi permettere , perché sei piccolo, ma vuoi tornare ed essere grande. Renzi rientra in quest’ultimo caso. In assoluto la sua frase è una robetta, ma diventa grave se rapportata alla condizione del suo partito e alle ambizioni che continua a coltivare. Questo per quanto attiene lui. Per i suoi sostenitori, l’errore grave è quello di scatenarsi nel benaltrismo e nel perdere la staffe: così ci si costruisce il recinto intorno e ci si condanna alla dimensione da cortile. Fieramente difeso, ma pur sempre cortile.Renzi ha un pregio: non ha Casalino. Ma se inizia ad avere tanti piccoli Casalini intorno, finisce pure peggio.