HONG-HU ADA: “‘THE DOOR OF DESIRES’ CONTRO IL VIRUS. E PENSO AD UNA SPY STORY”

HONG-HU ADA: “‘THE DOOR OF DESIRES’ CONTRO IL VIRUS. E PENSO AD UNA SPY STORY”

Spesso mi hanno descritta come una geisha con la katana, alla Kill Bill. Ma se posso scegliere, preferisco vedermi come un geisha con il koto, magnifico strumento tra i tanti che suono. Una sorta di arpa orizzontale».Così si presentaHong-hu Ada, nata a Miami, in Italia solo da sei anni, doppia residenza tra Roma e Londra. Cantante, compositrice e attrice italo-giapponese, cresciuta in America, gli studi alla University of Florida, specializzata in canto Gospel ma precedentemente già soprano lirico e studente all’Actor Studio di New York.Hong-hu Ada attualmente è nella Capitale; da qualche giorno, nelle radio italiane e alla Bbc si può ascoltare il suo ultimo disco, l’ottavo,The door of desiresche vuole essere un invito a superare i terribili giorni della pandemia con la forza e il coraggio di chi è sicuro di uscirne vincente: «E’ un richiamo alla speranza, a non abbattersi ma a reagire con forza, che suona profondamente attuale in questo momento così doloroso e fragile per tutto il mondo coinvolto nella pandemia del corona virus» spiega l’artista.Come è nata The Door of Desires?«Diciamo che è stata partorita in momenti differenti, ha avuto due nascite. Avevo composto prima la musica nell’ottobre scorso, ma non possedevo un testo adatto. Ogni cosa che scrivevo mi sembrava banale, senza senso. Poi, a febbraio, sono arrivate le prime notizie del virus, la sensazione che si trattava di qualcosa di importante, di sconvolgente addirittura».Quindi ha pensato di scrivere un testo ispirato ai nostri giorni di pandemia…«Parlai per strada con una anziana signora che mi disse delle parole che ancora mi risuonano dentro, come tuoni. Nessuno in fondo decide della propria vita e improvvisamente il sipario si chiude. Sono tornata a casa e ho scritto il testo in una manciata di minuti».In The door of desires si avverte forte una voglia di rivincita…«Quella che ognuno di noi deve avere. Il coraggio di aprire le porte e vedere cosa ci riserva il domani. Cercare di realizzare almeno uno dei nostri più grandi desideri»E il suo desiderio?«In questo momento mi piacerebbe recitare il ruolo di una eroina del passato. Una grande donna che ha lasciato il segno nel tempo, penso a Giovanna d’Arco, ad esempio».Hong-hu Ada, bellezza dal fascino orientale, ha girato venti film, molti dei quali con produzioni internazionali: daMaryeGo Go Talesdi Abel Ferrara, scritturata da Sam Mendes per007 Spectrea capo di una organizzazione criminale cinese. E ancora, ha composto la colonna sonora dei filmL’Era Glaciale 4 e 5dove dà anche voce alla tigre Shira. Lavora con Pupi Avati inIl figlio più piccoloe inIl papà di Giovannae per la tv è coprotagonista inSquadra Antimafia 8- il ritorno del bosssu Canale 5 dove è Sarah, un’agente dei Servizi Segreti. Con Piero Chiambretti, lo scorso anno su Rete4 lavora nel programmaLa Repubblica delle donne. Impegnata anche in teatro, a Londra principalmente, con opere di Shakespeare in molte piéce teatrali tra le quali spicca il suo personaggio di Cordelia inKing Lear diretto da Peter Brook.