LE DONNE ITALIANE NON HANNO AUTOREVOLEZZA NELLO SPAZIO PUBBLICO
Piuttosto che produrre appelli inviterei noi tutte a riflettere sul perché contiamo così poco, non siamo ai tavoli dell’emergenza ma non solo: non siamo nel circolo degli opinion-maker, non siamo ovunque si decida nelle professioni, nei ministeri, nella politica, e se ci siamo ci stiamo come cani bastonati ringraziando del diritto di parola che ci viene concesso una tantum. Le donne italiane non hanno autorevolezza nello spazio pubblico. Non sono riuscite a conquistarsela come è successo altrove. Non alzano (quasi) mai la voce per difendere la loro opinione. Non capiscono (quasi mai) il potere, pensano che si conquisti con la fedeltà della crocerossina. Manca l’ambizione e anche lo spirito vendicativo, il “vi faccio vedere io” che è il motore di ogni scalata. E al tempo stesso manca pure la libertà di sbattere la porta, scegliere altro, dire: “Fate voi, io me ne vado dal parrucchiere”. Non siamo ai tavoli dove si decide per questo. E piuttosto che restare in anticamera, forse dovremmo tirarcene fuori del tutto, a questo punto: che se la cantino e se la suonino, stanno facendo un gran casino, prima o poi ne risponderanno.
