SONDAGGI. È QUESTO IL NUOVO VIRUS

SONDAGGI. È QUESTO IL NUOVO VIRUS

No. Non è l’art.32 della Costituzione , per intenderci, il Diritto alla Salute senza se e senza ma a guidare l’apertura della bocca azionata dal cervello, o meglio a guidare la penna orientata dal buon senso. No. Non è l’art. 3 della Costituzione, per intenderci, quello dell’uguaglianza sostanziale e di rimozione di ogni ostacolo a essere ispiratore dell’azione politica.. Quindi riepilogando, per certe forze politiche, una a caso la Lega e a ruota il Centro destra con il codazzello di Italia Viva, non conta la Salute in quanto tale, i Diritti dei cittadini in quanto tali, conta la flessione dell’indice di gradimento, il Sondaggio, appunto. Premessa importante cui va accompagnata una digressione non meno illuminante. Pandemia. Un Nord ritenuto eccellenza sanitaria d’Italia, si risveglia improvvisamente sotto il macigno storico e sociale di una ecatombe. Regioni a trazione leghista hanno rivelato limiti e cattive gestioni. Nessun j accuse in situazione eccezionale come quella che stiamo vivendo, ma sicuramente molte responsabilità politiche e amministrative andranno accertate, per rispetto alle migliaia di vite umane che sono sparite senza l’onore di un addio amato. Il virus forse incontrollato, forse incontrollabile ha falcidiato vite ed economie. Al sud l’efferatezza del nemico è stata contenuta. Forse per un miracolo, forse per responsabilità dei cittadini spaventati dalle condizioni traballanti di ospedali e sanita’ pubblica da anni depauperata in favore di paradisi nordici, lasciata al coraggio e alla ostinazione di eroici medici e ostinati operatori sanitari. Probabilmente paura e responsabilità, quell’innato precetto che la Salute viene prima del denaro, hanno contenuto l’estendersi del contagio a queste latitudini. E sì che si è cercato persino di ribaltare questo trend. Quando? Sfugge ai più, forse, che l’ordinanza del Presidente del Consiglio della chiusura della Lombardia era stata anticipata con una improvvida fuga di notizie? Sfugge il ricordo dell’assalto incontrollato alle stazioni, ai bus per rientrare a Sud? Fu responsabilità di chi torno’ mettersi in quarantena, osservare le misure di sicurezza e scongiurare così il dilagare del virus. Poi il susseguirsi di Decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Atti amministrativi come lo sono le ordinanze dei governatori regionali. Atti amministrativi che servono per disciplinare al meglio una situazione di estrema anomalia quale quella che stiamo vivendo. Si comprende bene , i poveri mortali almeno lo comprendono bene, come solo con questo strumento si sarebbe potuta condurre la macchina dello Stato. L’emergenza necessita di reazioni immediate non subordinate ai tempi del Parlamento. E la Costituzione stabilisce tutte le garanzie e Iimiti ( fra tutti un semplice riferimento all’art.16 per chi volesse avere il piacere di leggerlo). Il Presidente del Consiglio ha giustamente avocato la gestione della emergenza.Le ordinanze regionali non possono entrare in conflitto con quelle nazionali e possono avere valenza restrittiva rispetto a quelle sovraordinate. Ove fossero ampliative o più soft si innescherebbe un antipatico conflitto di attribuzione. I decreti emanati, il Cura Italia e il Liquidita’ nelle intenzioni ottimi , nella pratica oggettiva: una ennesima commedia all’italiana. La gente è economicamente in ginocchio. Gli annunciati 600 euro per gli autonomi presentati come una boccata d’ossigeno se arrivano tardi constatano solo il decesso dell’agonizzante. La Cassa integrazione deve essere automatica . Non si può dire a una famiglia : mangi il mese prossimo! Il finanziamento alle imprese è un arzigogolato meccanismo perverso che, se non arginato, consente solo delle ” compensazioni” agli istituti di credito, unici a guadagnarci comunque. Tutto perfettibile. Ma le task force servono proprio quando uno Stato non ha Tempo. Ad accelerare. A snellire. Altrimenti appaiono come ennesimi carrozzoni frustranti le istanze dei cittadini. Dopo la digressione emerge che:La gente è stanca. Il credito alla Lega è in calo. Quello a Conte ancora tiene ma solo per l’ autorevolezza dimostrata dal soggetto, non per il governo che lo sostiene. Scema il consenso? Ma sì buttiamola in caciara! Un punto percentuale in meno? Ma sì…occupiamo il Parlamento.Un flop mediatico? Ma sì, apriamo tutto, gridiamo allo scandalo prigionia, ridiamo spazio a Finanza ed Economia.La gente del Nord comincia a dubitare dell’operato leghista limpido e disinteressato? Ma sì, creiamo confusione. Nel torbido le colpe si appannano, sbiadiscono. Peccato che a ricordarle sempre resteranno le bare bruciate! E, poi il tocco magico. I governatori del Sud! I governatori di Centro destra del Sud. Baluardi di chiusura prima. Oggi vessilli di ” apertura”. Qualcuno ancora prima e in maniera più ampia rispetto alle disposizioni governative. Santelli. Calabria.Ieri sera alle 22 ha emanato un’ordinanza in cui anticipa apertura ad oggi 30’aprile anche delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie , agriturismi non solo per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto ma anche per la consumazione in loco purche’ all’aperto e con il rispetto delle distanze di sicurezza.Riapre ai mercati rionali, alle uscite con le barche ecc. A ridosso del primo maggio. Grande scelta! Una ” istigazione” all’uscita, all’assembramento in gente che da due mesi responsabilmente è stata chiusa in casa, per rispetto e per paura. ” Tutta una serie di misure nuove che al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale; tutte parlano il linguaggio della Fiducia” ha dichiarato la governatrice. Sondaggi. Viene da rispondere. Il chiaro, inequivocabile segno del Colore di Casacca che sovrasta ogni altro aspetto da valutare e da porre al di sopra di ogni scelta. Quindi la Calabria da porre come metro di paragone adesso. Sì perche’ questo a,me, comune cittadina, appare la mossa. Non concertata neppure con le organizzazioni di categoria di coloro che oggi avrebbero in teoria dovuto riaprire. Stamattina a Reggio Calabria bar e locali aperti. Sondaggi… è questo il vero Virus. Adesso il Governo deve dimostrare di operare con vigore e fermezza. In mano la lancia della Costituzione e deve dire agli ” occupanti abusivi del Parlamento” e ai governatori delle regioni che si stanno prestando alle secessioni mascherate da populismo ” Se voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane” ( Pier Capponi) e agire di conseguenza tornando ad essere credibile.E noi cittadini vigiliamo. Il Virus ci ha aperto la mente per capire che i Sondaggi non servono al Popolo, servono solo a chi di quel popolo vuole servirsi ancora una volta, fosse anche per decimarlo.