ABORTO: VERSO LA LEGALIZZAZIONE ANCHE NELLA CATTOLICISSIMA IRLANDA

ABORTO: VERSO LA LEGALIZZAZIONE ANCHE NELLA CATTOLICISSIMA IRLANDA

L’aborto libero sicuro legale –free safe legal– ha grosse possibilità di esser introdotto, a fine maggio o i primi di giugno prossimi, con un referendum, in Irlanda il paese con la Polonia più cattolico e integralista d’Europa, dove oggi, secondo la commissione dei diritti umani dell’Onu, sono in vigore leggicrudeli, disumane, degradanti. Infatti, dopo il referendum del 1983 che ha sancitoil divietodi abortire, salvo nei casi eccezionali in cui c’è il pericolo di morte della madre, è stato inserito in Costituzione l’ottavo emendamento che riconoscepari dirittoalla vita della madre e del feto, per cui la donna che interrompe la gravidanza può essere condannata fino a un massimo di 14 anni di reclusione perchè il feto ha lostatusdi cittadino o di persona e la donna che abortisce compie un omicidio, è un’assassina. La decisione di indire il referendum perabrogarel’ottavo emendamento esostituireil divieto con l’accesso all’aborto entro le 12 settimane di gravidanza, è stata presa dal governo di coalizione Fine Gael-Labour Party guidato dal 39enne Primo Ministro – taoiseach –Leo Varadkar, dopo anni di infuocati dibattiti e di ripetute proteste delle donne. Sappiamo che migliaia di donne irlandesi vanno all’estero oggni anno per abortire(almeno 170mila dall’80 a oggi) – ha affermatoVaradkar–Sappiamo che molte donne stanno ottenendo, via posta, pillole per interrompere le loro gravidanze senza alcun supporto medico. Come Taoiseach, medico e ex ministro della salute, non credo che possiamo continuare con una situazione in cui le donne rischiano la vita attraverso l’uso di farmaci non regolamentati. C’è poi l’eloquente sondaggio diThe Irish Times:alla domandavoterai per cambiare la Costituzione in modo che il Governo possa legalizzare l’aborto fino a 12 settimane di gravidanza, o voterai per non cambiare la Costituzione?, il 56% degli irlandesi ha risposto sì, il 29% no e il 15% non so. La forbice tra favorevoli e contrari si allarga tra i giovani di età tra 18 e 24 anni: il 74% è favorevole alla legalizzazione dell’aborto. L’Isola di Smeraldo è molto cambiata rispetto a 35 anni fa e l’egemonia della cultura cattolica si è gradualmente sfaldata, quasi dissolta vuoi per lotsumanidevastante (2009) dei casi drammatici di abusi sessuali sistematici e diffusi – 2500 le vittime tra gli anni ’40 e gli anni ’80, come emerso nel dossier dellaChild Abuse Commission– ai danni di bambini e adolescenti di entrambi i sessi, in scuole, orfanotrofi, riformatori e altri istituti gestiti da ordini religiosi cattolici, vuoi dal forte calo di vocazioni e vuoi ancora dalla istituzione (2010) del registro delle unioni civili che ha fatto da apripista almatrimonio egualitarioinserito in Costituzione dopo che il 62,1% degli elettori si schierò a favore nel referendum del 2015. Ora gli irlandesi sono attesi da un’altra significativa battaglia culturale e politica sul diritto inalienabile della donna all’abortolibero sicuro legale: se passa il referendum abrogativo dell’ottavo emendamento messo in Costituzione,gliOireachtas, ossia gli esponenti della Camera bassa (Dàil) e della Camera alta (Seanad) potranno introdurre la nuova normativa sull’abortolibero sicuro legaleentro le prime 12 settimane di gravidanza alla vigilia della visita pastorale diPapa Francesco.