PAPA FRANCESCO, PIÙ SAGGIO DEI VESCOVI, INVITA ALLA PRUDENZA
Papa Francesco, da Santa Marta, invitaalla “prudenza” e alla “obbedienza”, cioè al rispetto delle norme attuali, per contrastare il ritorno del coronavirus. “In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena – ammonisce il pontefice nell’intenzione di preghiera – preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”. Non so se sia un messaggio indiretto alla Cei, cioè ai suoi vescovi, ma così francamente suona. Quasi nello stesso momento Silvio Berlusconi diceva a Radio24: “Il divieto delle funzioni religiose è un atto che io definisco ai limiti del persecutorio. Perché le persone possono andare in fabbrica o in ufficio ma non possono andare a messa?”. E aggiungeva: “I vescovi hanno fatto molto bene a far sentire la loro voce”, in questo trovandosi d’accordo non solo con la Cei, Salvini e Meloni, ma pure con Renzi di Italia viva e Delrio del Pd. A quanto pare sta nascendo il Pet, ovvero il “Partito eucaristico trasversale”.
