SI SCAVA NEL MONDO DI MEZZO “TOSCANO” E SI SCOPRONO I RAPPORTI CON IL MONDO DELL’INFORMAZIONE

SI SCAVA NEL MONDO DI MEZZO “TOSCANO” E SI SCOPRONO I RAPPORTI CON IL MONDO DELL’INFORMAZIONE

Significativi i rapporti rapporti amichevoli oppure decisamente conflittuali come nel caso del direttore di Panorama, Giorgio Mulè e per contro con Milena Gabanelli e la redazione di Report. Nella parola “significativi”, si legge dal rapporto già reso pubblico dei carabinieri del Ros, i commenti di Bulgarella mentre conversa con il direttore di Panorama Giorgio Mulè. “Le conversazioni intercettate evidenziano anche uno scambio di favori tra il direttore di Panorama e Andrea Bulgarella”.Favori che si evidenziano con messaggi e soggiorni in albergo offerti e ricevuti, nel segno di una profonda sintonia ed amicizia.Del tutto opposti i rapporti con la redazione Rai di Report e con la sua responsabile, Milena Gabbanelli.Innquesto caso si parte da una intervista Bulgarella intitolando il servizio “La mafia che non spara”, trasmessa nel 2005 da Report.Il servizio prende in considerazione da quando la “Calcestruzzi ericina” era sotto sequestro Bulgarella ed altri imprenditori edili non compravano più calce e cemento. Bulgarella appare in difficoltà , rispondendo ad altre specifiche domande, dichiara di essere un imprenditore che sta dalla parte dello Stato che, a suo dire, però, non sempre era stato presente e di non aver mai avvertito il peso della mafia.Dopo l’intervista, resosi conto di aver dato che quanto aveva detto poteva essere controproducente, per evitare che venisse mandata in onda Bulgarella scrive immediatamente una lettera al direttore di Rai 3 Paolo Ruffini, lamentandosi della condotta delle due giornaliste che lo avevano intervistato (Milena Gabanelli e Maria Grazia Mazzola). Addirittura tramite pressioni le sue proteste saranno poi oggetto della riunione della Commissione di Vigilanza RAI del 25 gennaio 2005, nel corso della quale l’onorevole Pippo Gianni, componente della Commissione condividendo il contenuto delle lamentele del Bulgarella, stigmatizza fermamente quanto accaduto durante l’intervista. “L’intervento in Commissione dell’onorevole Gianni – scrivono i carabinieri – non appare casuale, avuto riguardo al fatto, che il predetto, come emerge dalle conversazioni intercettate, in concomitanza con le elezioni amministrative siciliane del giugno 2013, aveva sollecitato l’assunzione di più soggetti presso l’albergo “Monasteri Resort” del gruppo Bulgarella. Sollecitazioni subito accolte dal Bulgarella che ha telefonato personalmente ai soggetti segnalati, invitandoli a presentarsi alla direzione dell’albergo per procedere all’assunzione, facendo riferimento espresso o implicito (“amici”) all’onorevole Gianni”.