EUROPEE: OLTRE MACRON E SALVINI DIEM25 VUOLE DEMOCRATIZZARE L’UE
Nessun appello, allaCacciari,per unaNuova Europache vada dal Pd aMacronaCiudadanosaTsipras, nè perFronti repubblicani, allaCalenda,che dal Pd a Forza Italia inglobino moderati e conservatori europei,Macronin testa, quali antidoti all’escalation deinazionalistidi destra –Orban,Salvini,Le Pen, Kurz– e di sinistra, laFrance InsoumisediJean-Luc Melenchone laAufstehen(Alzati!) il movimento diSahra Wagenknecht,nato da una recente scissione dallaLinke. Così si presentaDiem25il movimento transnazionale per la democrazia in Europa,deglieuropeisti anti-sistemache – come spiega il co-fondatoreLorenzo Marsili– puntano a riformare l’Ue mettendo mano sia alla Costituzione,va democratizzata o si disintegrerà,che alle politiche di austerità per aver prodottodiseguaglianze economico-sociali senza precedentie uncostante impoverimentonon solo materiale delle persone, arbitrariamente imputato agli immigrati, ai disperati del mondo. Vogliamo andare oltre la fittizia ingannevole contrapposizione tra Macron e Salvini, tra due nazionalismi che per quanto differenti necessitano l’uno dell’altro, avendo per fine il mantenimento dello status quo –chiarisceMarsili –Entrambi dicono di voler cambiare l’Ue dal di dentro,ma per far cosa? Per erigere, con la chiusura delle frontiere non nazionali ma europee, una sorta di Fortezza Europa, unita nel pattugliamento dei confini e nell’assoluto disinteresse verso la vita dei migranti. E’ sull’immigrazione e le soluzioni al fenomeno – o assimilazione o integrazione – che si sta giocando la grande partita tra destra e sinistra. La nostra proposta culturale, politica e sociale è il terzo spazio o la terza via, da non confondere –avverteMarsili–con quella neoliberista di Tony Blair ampiamente fallita, vale a dire un New Deal per l’Europa fatto di proposte concrete: dalla revisione della Costituzione per una profonda democratizzazione dell’Ue alla chiusura dei paradisi fiscali; dall’istituzione di un reddito universale di base ad un piano di investimenti in riconversione ecologica e industriale per rilanciare il lavoro; da una politica migratoria comune ad un piano anti-povertà pagato con i proventi della Bce. E’ su queste proposte che intendiamo confrontarci senza pregiudizi. Intanto crescono i consensi di movimenti e organizzazioni locali o territoriali versoDiem25, il cui fondatore, l’ex-ministro delle Finanze delgoverno Tsipras,Yanis Varoufakis,presenterà oggi al Festival della letteratura di Mantova il suo ultimo libroAdulti nella stanza – La mia lotta contro l’establishment dell’Europa. A riprova, semmai ce ne fosse bisogno, che non si può mai dire che l’economista greco possa essereun cagnolino al guinzaglio dell’establishmento che sia incapace di rivisitare la sua storia:I want to live in communism, and the ideal communism is Star Trek(Voglio vivere nel comunismo, e il comunismo ideale è Star Trek). A parte i due sindaci di Napoli,Luigi De Magistrise di Parma,Federico Pizzarotti, fanno riferimento a Diem25, che presenterà proprie liste transnazionali in tutta Europa, i movimenti per lo più giovanili e di sinistra: il polaccoRazem, il franceseGeneration.s, il daneseAlternativet,lo spagnoloPodemos, il catalanoEn Comudel sindacoAda Colau, il portogheseLivre, l’ingleseMomentum. Infine a chiarire ulteriormente la fittizia contrapposizione Macron-Salvini, che dominerà la campagna per le europee, si registra la presa di posizione del fondatore di Generation.sBenoit Hamon:Macron ou Salvini, c’est la meme chose(Macron o Salvini è la stessa cosa) dal momento cheper una Ong, per una persona in pericolo nel Mediterraneo, tra Macron e Salvini, cosa cambia? Niente, hanno rigorosamente la stessa politica.
