MANNOCCHIA FUCILIERI, DEMANSIONATA RAI NEL PALAZZO DI VIALE MAZZINI CON LA PISTOLA IN BORSA
Racconto di fantasia (ma non troppo), un quasi giallo con mancato delitto finale dentro la Rai, scritto da Pier Luigi Celli che della Rai è stato direttore Generale a lungo. Racconto assolutamente inedito (un onore per Remocontro) da parte di uno scrittore di successo. Ben oltre il titolo della rubrica ‘Raccontini’. Racconto non brevissimo che si dipana nel palazzone Rai di viale Mazzini e dintorni. Mannocchia Fucilieri alla ricerca disperata di un incarico che giustifichi lo stipendio che percepisce. E se arrivate oltre la metà, inciamperete anche voi, innocenti senza precedenti Rai, in personaggi noti. Minoli, Santoro, Giorgino, Carlo Conti, ‘il conduttore dei soliti ignoti’, e la conduttrice da Tg ora pranzo ‘che ostenta un rosario al collo e una gran croce messa lì fra il morbido delle tette in evidenza…’, della confraternita salviniana ‘religione e mojito’. E la ‘burrosa Clerici’. Messi impietosamente a confronto con i Corrado, Simonetti, Barbato, Biagio Agnes, Luttazzi… Chi far fuori per ottenere un po’ di attenzione nel circo della ‘ammuina’ Rai’? è il tormento di Mannocchia Fucilieri. Sarà il vecchio ma eterno Pippo Baudo a salvare tutto, ma il come lo scoprirete solo alla fine del racconto, come da regola gialla. Non era nata per essere felice, questo lo aveva capito. Ma non poteva più rassegnarsi ad essere presa per il culo dalla vita.Mannocchia Fucilieri, in arte semplicemente Mannocchia, si disse, dunque, che era arrivato il momento di fermarsi e fare il punto… CONTINUA SU REMOCONTRO:
