SARS-COV-2: LA SALUTE E’ PURE UN AMICO E NON RESPIRARE POLVERI SOTTILI
Chi trova un amico/a trova un tesoro: anche se in assoluto questo detto popolare non sempre si rivela esser vero, di certo lo diventa, lo è nel tempo per quel che si è vissuto della pratica quotidiana. Forse, anzi senza forse, prima di trovare il rapporto vero e sincero, è necessario averne sperimentati tanti altri che, comunque siano andati, rappresentano una storia di vita vissuta e sono un prezioso materiale: far esperienza, accumulare dosi e dosi di conoscenza di se stessi e delle dinamiche di rapporto interumano, insostituibile. Per cui vedere ed intrattenersi, per il tempo necessario, con un amico o con un’amica dopo due mesi passati in isolamento imposto ma necessario non è un capriccio nè è una furtiva occasione di svago: è, al contario, un bel momento di ri-vivere qualcosa di profondo, qualcosa che sta dentro e pulsa, è unaffetto stabileassai salutare e salubre che nessuno, neanche le Istituzioni, possono negare e soprattutto vietare. Il rapporto con un amico o un’amica è al pari di tutti quei rapporti riconosciuti per legge (marito-moglie, figlio-figlia, fratello-sorella, nonno-nipote, etc), per status quo e consuetudine: con chi, come, dove, ciascuno/a vuole vivere la propria vita umana, non spetta stabilirlo nè allo Stato laico fino a prova contraria, nè alla Chiesa in base alla sua dottrina. In quanto vivere la propria vita riguarda, è una libertà individuale e collettiva. L’importante è rispettare il distanziamento di un metro o di un metro e mezzo, indossare la mascherina, avere le mani disinfettate, i guanti ed evitare assembramenti, tutte misure alle quali, tranne poche, sparute eccezioni, milioni e milioni di persone hanno uniformato sino ad oggi i loro comportamenti. Si può affermare quindi che una vera, valida e stabile amicizia che, come tale, è depositaria di confidenze anche intime, fa bene alla salute, perchè fa ri-vivere, ri-trovare qualcosa – un affetto caro – rimasto tra parentesi e circoscritto magari ad una telefonata o un messaggio. L’incontro con un amico/a èdavvero una boccata d’ossigenoche con un sorriso può scaldare il cuore e alleggerire la mente. Così come salutare e salubre sarebbe una boccata d’ossigeno stando all’aria aperta e possibilmente non respirare in mezzo allo smog, se non alle dannosissime polveri sottili (Pm10, Pm2.5) che, se non è dimostrato essere un veicolo o un vettore del virus Sars-Cov-2, si sa da tempo che danneggiano i polmoni rendendoli più vulnerabili al virus. Purtroppo su questo argomento – l’inquinamento atmosferico che in questi due mesi ha invertito la curva del suo livello abbassandosi, come pure è rallentata la curva della diffusione e contagio del virus Sars-Cov-2 – c’è l’assordante silenzio delle Autorità politiche e sanitarie che procedono a comprimere la sfera delle libertà individuali e collettive, a metter sotto controllo i movimenti non solo fisici delle persone, salvo trascurare uno dei maggiori pericoli, insieme al fumo, della salute e del benessere della società: l’inquinamento atmosferico lasciato più o meno totalmente libero di fluttuare. Almeno qualcosa di positivo per il fumo è stato fatto, senza però vietarlo!
