TARANTO, L’INACCETTABILE RICATTO TRA SALUTE E LAVORO

TARANTO, L’INACCETTABILE RICATTO TRA SALUTE E LAVORO

Mi scrive oggi una ragazza di Taranto, mi invia questa foto.Ha la madre affetta da tumore, costretta a sottoporsi alla chemioterapia. Mi dice che oggi c’era questo cielo, a Taranto.Delle volte spero che non sia vero, che sia un fake.Certo è che pochi crimini sono atroci come aver ridotto così una città, e decine di migliaia di incolpevoli cittadini.Certissimo è che nessuna politica può avere senso, oggi, se non mette al centro del proprio agire la tutela dell’ambiente, la cura della salute dei cittadini, lo sviluppo pulito -che è possibile- e non la speculazione barbara, violenta, avvelenatrice, che disperatamente tenta di sopravvivere e continuare ad avvelenare ricattando lo stato. Non può esserci profitto che ammala e uccide, non può più perdurare l’inaccettabile ricatto fra lavoro e salute. Dobbiamo esigere lavoro e salute insieme, sviluppo che curi l’ambiente. Un mondo diverso è possibile, basta avere il coraggio di esigerlo.