CINECITTÀ: LA DISOCCUPAZIONE NON È UN FILM, È REALTÀ
Cinecittà: passato, presente e futuro degli studios nella battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro. Se da un lato il passato e’ stato glorioso, ora invece il futuro lo si vede a tinte fosche. E la situazione è pesante perche questi lavoratori rappresentano una punta di diamante degli “studios” che con colpo di spugna subitaneo vede cancellare la propria professionalita’ e dignita’. Il porgetto previsto per Cinecittà, con l’edificazione su sette ettari, preoccupa moltissimo e da molti anni. “Abbiamo fatto tante manifestazioni in questi due anni – ha detto Manuela Calandrini – ma abbiamo avuto tantissime difficoltà a far uscire sui media anche soltanto una citazione. Di cosa hanno paura? Che si dicano le cose come stanno?”. Perche’ in realtà a rischiare molto in questo frangente sono non soltanto i lavoratori, ma anche una storia importante dal punto di vista culturale ed un ‘industria vera e propria. “Questo è il motivo fondamentale – ha sottolineato Calandrini – per il quale ci opponiamo. Vogliamo far tornare le produzioni internazionali a Cinecittà? E allora ci spieghino come faranno dato che ora, proprio in questi giorni, chi sta girando a Cinecittà gira in esterna in luoghi piuttosto ridotti rispetto alle proprie esigenze. E come si farebbe allora nel caso che venisse attuato il piano di costruzione dell’albergo su una porzione non secondaria, sette ettari, visto che già oggi si gira in ambiti ritenuti poco soddisfacenti? Noi siamo preoccupati non soltanto per i nostri posti di lavoro ma per tutta questa professionalità molto importante costruita in decenni di lavoro. E poi non si può buttare al vento un’industria in grado di tener testa a tutti i Paesi di Europa. Pubblicato il:2 Apr, 2015 @ 09:57 Significherebbe svendere un patrimonio culturale, di mansioni e di idee. “Per questo motivo la nostra protesta non si ferma – ha concluso Calandrini – e l’associazione che oggi ha avuto il battesimo, si prepara ad altre azioni di protesta”.
