IL DRAMMA DI GENOVA E IL RIMPALLO DELLE RESPONSABILITÀ SUI SOCIAL

IL DRAMMA DI GENOVA E IL RIMPALLO DELLE RESPONSABILITÀ SUI SOCIAL

Beninteso, per la tragedia del ponte Morandi a Genova, le forze politiche che hanno amministrato la città e la Regione negli ultimi vent’anni hanno tutte la loro quota di gravi responsabilità. E dovrebbero avere oggi il coraggio e l’onestà intellettuale di recitare il mea culpa. In primis, quelle formazioni del centrodestra e del centrosinistra che hanno sostenuto la politica delle privatizzazioni, incentrate esclusivamente sul profitto, a detrimento della necessaria vigilanza sulla manutenzione e sul controllo della tenuta strutturale del ponte, nonostante da più parti sia stata sollecitata da alcuni anni. A questa esigenza di lealtà autocritica non possono tuttavia sottrarsi neppure quelle forze che, come M5S, hanno assunto responsabilità di governo da pochi mesi. La posizione politica di Beppe Grillo e dell’intero movimento ha sempre minimizzato i rischi di crollo denunciati dai tecnici e da altri esponenti politici, definendoli una “favoletta” e scommettendo (non si sa in base a quali perizie) sulla stabilità del ponte per almeno “altri cento anni”. Questo era infatti il contenuto della loro ferma opposizione alla costruzione della Gronda (“mobiliteremo l’esercito”) divulgato nel blog di Grillo e del M5S ligure (organi ufficiali del movimento) nel 2013, e ieri cancellato in tutta fretta, con evidente imbarazzo, pur di non ammettere l’errore di valutazione commesso a suo tempo.Ci piacerebbe che il ministro Toninelli e Beppe Grillo, almeno oggi, alla luce dei fatti tragici di Genova, dessero prova di trasparenza e di spirito autocritico, piuttosto che partecipare al gioco di rimpallo delle responsabilità e delle complicità che si è già inaugurato sui social. Ed invece, l’impressione e il timore che si ricava dalle dichiarazioni “a mascelle serrate” degli esponenti di questo governo è che il cambia-mento non coincida con un cambia-mentalità : solo promesse e auspici, che non troveranno riscontro nella legge finanziaria.