IL GIURISTA DEL DIAVOLO

IL GIURISTA DEL DIAVOLO

Faccio subito una doverosa premessa (le nostre idee sono i nostri occhiali – cit.). Il mio giurista preferito è Hans Kelsen.Ma. Il mio filosofo del diritto preferito è Carl Schmitt.I due rivali.Fine della premessa. Le Corti costituzionali degli stati a democrazia liberale o liberal-socialista-solidarista (il nostro), avranno un duro lavoro da compiere.Conciliare le Costituzioni nazionali con le decisioni prese dai governi nazionali per il contenimento dei danni alla salute e all’economia della pandemia globale tutt’ora in corso. Sono giuristi. Non possono dire: ‘si, ok, c’è la pandemia quindi potevate fare tutto quello che volevate’. Anzi. Per loro il bene più prezioso, il bene della vita, è la CERTEZZA DEL DIRITTO E DEL RISPETTO DEI PRINCIPI derivanti dalla norma fondamentale che è ‘pacta servanda sunt’, e il patto supremo è scritto nella nostra Costituzione. Ma un giurista disse che tutto questo è una bella dichiarazione di belle anime. Una favoletta per bambini buoni. La verità è che la decisione politica del SOVRANO può travolgere ogni norma scritta. Carl Schmitt è il filosofo del decisionismo politico (reazionario, antimoderno, classista e monarchico). Chi è il sovrano? Schmitt ha sempre una risposta per tutto. Mai un dubbio. SOVRANO È CHI DECIDE DELLO STATO DI ECCEZIONE. Sovrano è Conte, secondo voi? No. Se fosse sovrano non rischierebbe la vita per andare a implorare il Parlamento di ascoltarlo e di comprendere che i dpcm sono dettati dallo stato d’emergenza e quindi ne andranno, con il voto, convalidati tutti gli effetti. Se fosse sovrano non sopporterebbe la continua disobbedienza di Attilio Fontana e altri ‘baroni’ territoriali. I pieni poteri sono appunto questo. Decidere, senza ascoltare nessun scienziato, senza nessun voto del Parlamento, quando è necessario proclamare lo Stato di eccezione. Non c’è nessuna norma fondamentale. Solo la volontà del sovrano. Costituzione è la volontà del sovrano UNITA con quella della maggioranza del popolo che lo ha eletto con un plebiscito. (Nella foto, Ernst Jünger e Carl Schmitt).