LA PSEUDO POLITICA FONDATA SUI GOSSIP
Un terzo dei post che vedo su facebook mostrano la faccia del Mattia delle sardine o quelle, inquartate dal potere e dai suoi benefici, dei due Mattei. Un altro terzo propone Lilli Gruber o qualche conduttore televisivo di cui mi rifiuto di imparare il nome. Per criticarli o insultarli ma intanto ne accrescono la celebrità e dunque, nella società dello spettacolo, l’influenza. Lo aveva capito più di un secolo fa Oscar Wilde, e neanche c’erano i social: la cosa peggiore non è che sparlino di te: è che non lo facciano. Trump ha vinto e rivincerà per quello: per l’enorme attenzione ricevuta da media che fanno finta di denigrarlo mentre gli regalano pubblicità gratis e lo rendono riconoscibile anche da chi non si informa e comunque non ragiona sulle informazioni ricevute.Sarebbe ora di finirla con questa pseudo-politica fondata sul gossip e sullo sfogo senza prospettive. Per non dare a questi squallidi personaggi la visibilità che cercano ma anche per impedire che le loro immagini rovinino a tanti di noi la digestione, a lungo andare spingendoli (è una tentazione a cui resisto sempre più a fatica) a lasciar perdere, ad abbandonare queste inutili palestre di frustrazione.
