PERFETTAMENTE D’ACCORDO CON MICHELE SERRA VERSIONE 1 E VERSIONE 2
Perfettamente d’accordo con Michele Serra versione 1 e versione 2.Peccato che il buon Michele si scordi di dire che, se Berlusconi ha cominciato, tutti gli altri (Pd per primo) hanno seguito a ruota la strada del populismo.E che i colpi più duri a quel che rimaneva di una scuola pubblica e anticlassista (anti, non non-classista) li abbia dati il suo Pd. “Peccato che – scrive Serra – l’intera storia della sinistra parta dalla coscienza della sottomissione dei ceti popolari. La sua storia migliore è storia di emancipazione non solamente economica, anche culturale. La sua storia migliore è l’alfabetizzazione di massa, sono le centocinquanta ore di studio per i lavoratori di fabbrica, è il mito del figlio laureato per i genitori operai che non hanno potuto studiare, è Di Vittorio che convince i cafoni di campagna ad andare in città, alla domenica, con il cappello in testa, come fanno i signori. Non è colpa della sinistra – almeno questo addebito ci sia risparmiato – il fatto che nella nostra società, da un certo punto in poi (in Italia: da Berlusconi in poi) gli esseri umani sono diventati consumatori da ingozzare, telespettatori da rintronare di spot, gregge da tosare, massa amorfa che “ragiona come un bambino di otto anni” (Berlusconi); e di pari passo la cultura è parsa soprattutto un lusso per privilegiati, o addirittura una maschera del potere. Non più un’arma da espugnare, costringendo i ceti dominanti a spalancare le porte delle scuole e delle università; ma un orpello da disprezzare, valorizzando in antitesi la voce grossa, i modi rozzi, il “parlare semplice” come altrettante virtù “popolari”. E’ il populismo: forse la cosa più antipopolare, dunque più di destra, mai inventata sulla faccia della terra.Lo sdoganamento dell’ignoranza è uno dei più atroci inganni perpetuato ai danni del popolo, ed io penso (e lo scrivo da decenni) che faccia perfettamente parte dello sdoganamento dell’ignoranza l’idea che sia “classista” indicare con il dito proprio la luna: ovvero la differenza di classe. E’ quello che ho cercato di fare in quella famigerata Amaca; nel caso non mi fossi spiegato a sufficienza, spero di averlo fatto meglio adesso.” Ti sei spiegato, Michele. Ma avendo tu tutti gli strumenti culturali a disposizione, il tuo peccato di omissione è graverrimo.
