SEQUESTRATI 19 CANALI TELEGRAM A BARI PER DIFFUSIONE PIRATA DI QUOTIDIANI

DI PATRIZIA ING.LASSANDROLa Procura di Bari ha sequestro 19 canali telegram per aver diffuso abusivamente libri e quotidiani. La società titolare della nota piattaforma di messaggistica non si è resa disponibile per una sollecita collaborazione al fine di arginare l’illecito, per questo si è reso necessario bloccare dai provider l’accesso degli utenti al canale stesso. Gli inquirenti hanno stimato che circa due milioni di italiani leggono fraudolentemente, quotidiani nazionali e locali, mensili, settimanali, ecc.I finanzieri del nucleo di polizia finanziaria e il nucleo speciale di tutela della Privacy, a Roma nella sede dell’Agcon hanno depositato un “sequestro preventivo d’urgenza” firmato dal procuratore aggiunto Roberto Rossi. I gestori di telegram sono accusati a vario titolo di probabile violazione del copyright, in quanto diffondevano in formato Pdf, riviste, giornali e libri, dopo aver abusivamente acquisito i files. Questo è fonte di notevole guadagno, prodotto dalla cessione dei dati personali a fine pubblicitario.A questo si aggiunge il reato di riciclaggio per cui è prevista la reclusione da quattro a 12 anni.L’indagine parte da un’inchiesta di Repubblica, nella quale si riportava un report della Fieg, la Federazione degli editori, da cui è scaturira una richiesta all’Agcom per lo spegnimento dei canali pirata.In questi giorni di quarantena i numeri dei lettori sono raddoppiati, secondo i dati della Fieg, sui soli canali Telegram, ” siamo passati dai 395.829 iscritti dell’8 gennaio 2020 ai 574.104 del primo aprile 2020. La stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante. In una ipotesi altamente conservativa, si parla di 670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno. Un dato che dovrebbe indurre l’Autorità di garanzia del settore ad intervenire, senza ulteriori indugi, con fermezza, con provvedimenti anche esemplari”.