VICINI A NAPOLI, SCONVOLTA DA UN CRIMINE VIOLENTO
È sempre difficile e trovare le parole giuste quando muore sul lavoro un lavoratore, in questo caso un poliziotto che ha perso la vita la scorsa notte a Napoli.È difficile perché si rischia di cadere nella retorica inutile.Abbiamo bisogno di più prevenzione, di più azione per eliminare le cause che provocano il proliferare della microcriminalità e di quella organizzata, come le mafie: a poco servono le parole dopo che una vita è andata persa. A poco, anzi a nulla se non a peggiorare la situazione, servono quelle dell’odio, contro questa o quella categoria di persone.Combattere la criminalità è difficile, servono azioni di polizia coniugate con quelle sociali, mirate ad un solo obiettivo: sottrarre quante più persone possibili alla macchina infernale dell’illegalità.Non ne facciamo abbastanza, da troppi anni.Torneremo a parlarne.In questo momento di profonda tristezza però è doveroso esprimere le nostre condoglianze alla famiglia dell’agente che ha perso la vita e la nostra vicinanza alla città di Napoli, sconvolta da un crimine violento.
