E DOPO DUE GIORNATE, ROMA CAPITALE

E DOPO DUE GIORNATE, ROMA CAPITALE

Questa settimana, per dare spazio alle partite di qualificazione ai campionati del mondo che si terranno in Brasile nell’estate del 2014, tutti i maggiori campionati europei osserveranno un turno di stop. Quale occasione migliore se non per dare giudizi quantomai affrettati, ma quantomeno per fare i primi bilanci di un campionato, quello italiano, atteso da tutti gli appassionati per un’intera (torrida) estate. Seconda giornata di campionato che sicuramente fornisce spunti molto interessanti, partendo da quelle che sono le certezze (Juventuse Napoli) sino ad arrivare alle “delusioni” (ancora tutte da confermare per carità) come le milanesi, l’Udineseo il Palermo. Per quanto riguarda la squadra di Conte, sostituito in panchina da Carrera per le tristi note vicende legate al calcio scommesse, non possiamo che parlarne bene: nonostante infatti alcune polemiche, ad onor del vero non del tutto ingiustificate, riguardanti rigori ed espulsioni quantomeno dubbi, quella bianconera è sicuramente la squadra che sta esprimendo il miglior gioco e che sarà sicuramente la squadra da battere. Forte di una rosa giàlargamentecompetitiva lo scorso anno, i dirigenti della vecchia signora hanno fatto un lavoro davvero egregio nel corso di questa sessione di campagna acquisti, andando a completare la squadra con acquisti ben mirati: sono arrivati Asamoah ed Isla dall’Udinese, Bendtner dall’Arsenal, Lucio dall’Intere dal Parma quelSebastian Giovincoche sembra davvero pronto per il definitivo salto di qualità. Anche questa domenica, la Juventus ha dominato il match, andando a passeggiare al Friuli di Udine e imponendosi per 4-1, risultato che da continuità dopo la vittoria alla prima sul Parma e da continuità all’incredibile striscia di partite senza sconfitte che dura ormai da più di un campionato. Insieme alla Juve, troviamo Napoli e Lazio anche loro a punteggio pieno. Se la squadra di Mazzarri era ampiamente pronosticabile nei piani alti della classifica, sorprende invece la solidità della squadra di Petkovic: accompagnata tutte l’estate da scetticismi legati ad una campagna acquisti presso che inesistente (sono arrivati solo Ederson e Ciani, più Zarate tornato alla base per fine prestito) e dall’avvento in panchina di un allenatore sconosciuto ai più, la squadra biancoceleste sta stupendo tutti e, anche se siamo solo alla seconda giornata di campionato, non sono passate inosservate le due vittorie contro Atalanta a Bergamo e Palermo a Roma, non certo due ultime arrivate. Se a questo aggiungiamo che la Lazio è l’unica squadra insieme al Torino a non aver subito ancora un gol, maggiori sono i meriti da attribuire a Petkovic e ai suoi ragazzi. Se in casa Lazio si ride, altrettanto buonumore si respira sull’altra sponda del Tevere, quella giallorossa: dopo un avvio un po in sordina infatti, la squadra di mister Zeman ha sfornato una partita perfetta in quel diSan Sirocontro l’Inter, mostrando tutte le qualità di un gioco si rischioso, ma altamente spettacolare e producente. Guidata da un superboFrancesco Tottiche, come il vino, migliora col passar degli anni, la squadra di Zeman è un mix di gioventù e talento e c’è da scommettersi che quest’anno sarà una delle principali avversarie della corazzata Juventus. Deludono invece in questo avvio di stagione le milanesi: l’Inter che sembrava in un buon momento di forma dopo la vittoria netta per tre a zero a Pescara e dopo il passaggio del turno (seppur sofferto) contro il Vaslui, ha sbattuto contro il muro eretto da Zeman, mostrando tutti i limiti di una squadra che ha cambiato troppo per poter essere già competitiva. C’è da scommetterci però, che Stramaccioni seppur giovane è un tecnico molto preparato che saprà dare sicuramente un’identità ben precisa alla sua Inter, identità ancora non molto visibile. Diverso il discorso delMilanche, dopo la falsa partenza in campionato contro la Sampdoria (altra sorpresa di questo inizio campionato), è riuscita a sbancare ilDall‘Ara nell’ultimo turno di campionato. Il 3-1, risultato con il quale la squadra di Allegri si è imposta sul Bologna, non rispecchia forse quello che si è visto in campo, penalizzando troppo i rossoblù e premiando forse in modo eccessivo la compagine rossonera. Il Milan è una squadra che, con le cessioni di Ibrahimovich e Thiago Silva al Psg, di Cassano all’Inter e gli addii dei vari Seedorf, Gattuso e Zambrotta si è inevitabilmente indebolita e, nonostante i colpi in extremis di Bojan, Pazzini e De Jong sembrerebbe, tra le big, la squadra più in difficoltà.