GUAI A CHI CRITICA IL PRESIDENTE CONTE

E così anche Giuseppe Conte come prima di lui Grillo, Berlusconi e pochi altri, è entrato nell’Olimpo di quegli dei che i rispettivi fanatici hanno dichiarato intoccabili, quelli che non sbagliano mai e che se sbagliano hanno le loro buone ragioni. Ho grande stima per Conte, non per il goffo burattino che per più di un anno si fece manovrare da un capitone senza arte nè parte, ho stima per il Conte di oggi che con tutte le sue energie e capacità sta fronteggiando l’epidemia, l’Europa e un’opposizione parlamentare bugiarda, sguaiata e violenta. Detto ciò, provo a spiegare ai fanatici di cui sopra perchè non le sue parole ma il decreto di cui ha parlato merita una critica severa da parte di chi conserva il bene della ragione. Per farlo bastano i due esempi di cui governo, opposizione, media e normali cittadini stanno discettando animatamente da 24 ore. Nel decreto è scritto nero su bianco che è permesso raggiungere la propria residenza, domicilio e abitazione, tre concetti giuridici completamente diversi tra loro. Ciò ha costretto un alto dirigente di polizia ad ammettere in televisione che sarà possibile spostarsi nelle seconde case purchè all’interno della regione, salvo poi nel pomeriggio ascoltare la ministra De Micheli dire l’esatto contrario. Sempre nero su bianco, il decreto dice che si possono visitare i congiunti però una nota di Palazzo Chigi chiarisce, si fa per dire, che i congiunti intesi dal governo includono anche fidanzate, conviventi e qualsiasi altro affetto stabile fatta però eccezione per le amicizie. Le conseguenze di un uso approssimativo e improprio della lingua italiana purtroppo crea dubbi di cui in questo momento proprio non abbiamo bisogno, ma non è questo il danno maggiore. Il disastro è che un decreto poco chiaro lascia nelle mani dell’agente di polizia addetto ai controlli la discrezionalità per denunciarti, multarti e rispedirti da dove sei venuto, o addirittura di indagare nelle tue relazioni private e abitudini di vita. A causa di quel decreto per accertare la legittimità degli spostamenti qualsiasi carabiniere sarà autorizzato a fare domande del tipo“Perchè lei non abita con sua moglie?”oppure“Lei è omosessuale?”o ancora“Lei risulta ancora sposato, come mai ha una fidanzata?”o addirittura“Ma fate sesso o siete solo amici?”. Roba da far morire d’invidia la Psicopolizia del Grande Fratello.