LA FINE DELL’IDEOLOGIA DELLA SICUREZZA
Nessuno sa come andrà a finire, né quando finirà. Possiamo solo approcciare delle ipotesi, basandosi su prove e ricerche scientifiche (comunque probabilistiche e non certe), e sperare che si realizzino. Questo, potrebbe portare, per l’umanità, qualcosa di buono. Se, in tutta la sua evoluzione, l’uomo avesse cercato la SICUREZZA, si sarebbe già estinto. E invece l’essere umano ha imparato a vivere in luoghi dove si pensava impossibile vivere, ha imparato ad adattarsi alle condizioni più estreme, a risolvere i problemi e affrontare l’incertezza che il mondo esterno continuamente pone. Purtroppo, a seguito dello sviluppo della tecnologia informatica e con l’uso di massa della stessa, l’essere umano stava incominciando a pensare che tutto si poteva risolvere con un click. Come in un software, come in un videogioco, come su uno smartphone. E guai a non seguire la procedura standard. Alla realtà dell’insicurezza e del rischio, stavamo sostituendo il folle desiderio di certezza, previsione e controllo del tutto. Di invincibilità. No. Il Covid-19 ha fatto saltare tutto. E, ne sono abbastanza convinto, per sempre. Proprio per questo consiglio di non criticare troppo l’approccio britannico alla diffusione del virus. (Loro stanno mettendo in quarantena la popolazione anziana, e non è una cattiva idea. Noi, lasciamo i vecchi soli a fare la spesa. Non so chi è più “caritatevole”). Chi non ha studiato che gli inglesi, sotto i bombardamenti nazisti, si recavano comunque al pub, non può capirli. Ma non c’è un approccio SICURAMENTE migliore. Non c’è proprio niente di SICURO. E quando scopriremo quanto sarà vitale comprenderlo avremo tratto il bene dal male. Che è ciò che sappiamo fare meglio da oltre 7.000 anni a questa parte.
