LIBANO, RISCOPPIATE LE PROTESTE A TRIPOLI. COLPI D’ARMA DA FUOCO TRA FORZE DELL’ORDINE E MANIFESTANTI

LIBANO, RISCOPPIATE LE PROTESTE A TRIPOLI. COLPI D’ARMA DA FUOCO TRA FORZE DELL’ORDINE E MANIFESTANTI

***Libano: sono riscoppiate le proteste a Tripoli, e la situazione sta sfuggendo rapidamente di mano, se connessa al rischio epidemia (finora meno di 5 casi nella seconda città libanese). Alcuni manifestanti hanno distrutto l’ingresso di diverse filiali bancarie nei dintorni di piazza al nour, dove sono già attivi i pompieri secondo quanto riporta OLJ. La ABL ha già annunciato che visto quanto sta accadendo le banche rimarranno chiuse da domani fino a nuovo ordine. La disoccupazione giovanile nella “capitale del nord” secondo alcune stime si attesta(va) al 60%. Prima del corona. Che Ramadan di merda, per i tripolini. Nel tardo pomeriggio sempre a Tripoli ci sono stati degli scontri – relativamente leggeri, lancio di lacrimogeni e utilizzo idranti, anche se in altre zone della città si sono sentiti anche colpi di arma da fuoco – tra forze dell’ordine e manifestanti di fronte all’abitazione di Faisal Karame, politico (sunnita) locale, uno tra i più presi di mira dalla protesta. Quattro i feriti, tutti portati in ospedale. Attenzione, perché davvero si inizia (…) ad avere fame, in modo sempre più letterale. Cose simili sono successe nel pomeriggio sia a Sidone che a Tiro (entrambe a sud). Nel frattempo Samir Geagea ha usato parole forti contro il governo “tecnico” (ma con appoggio della maggioranza parlamentare formata da Hezbollah e Tayyar Watani El horr, principale partito cristiano maronita fondato dal Presidente Aoun) di Hassan Diab, sostanzialmente bocciandolo (proprio nei giorni in cui starebbe facendo meglio, o meno peggio, cioè nella gestione della pandemia, al netto una disastrosa situazione economico valutaria per la quale va però interpellato sopratutto il governatore della Banca centrale, Riad Salame), e ha invocato nientemeno che la formazione del 178simo “fronte contro Hezbollah” dal 2006 a oggi, nel quale coinvolgerà sempre Hariri e Jumblatt (che ieri aveva usato parole ancor più dure verso Diab, definendolo “il nulla”). Il cambio dollaro/lira al mercato nero sta per toccare i 4000:1, due mesi fa era a 1500:1. Io non riesco ancora ad immaginare in che modo il Libano potrà arrivare intatto a fine anno