MARCO TRAVAGLIO, IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE

MARCO TRAVAGLIO, IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE

Fare le bucce a Marco Travaglio per un’espressione infelice: so’ boni tutti. Creare un giornale libero, dove le notizie si danno tutte e per davvero, dove si racconta senza sconti per nessuno quello che nessuno vuole sia raccontato, capace di stare in piedi con le proprie gambe, beh, pochissimi lo sanno fare. Il Fatto Quotidiano non è perfetto – ha commesso i propri errori, come tutti – ma in questi anni ha raccontato la realtà italiana con una costante: non ha avuto paura delle cose. È stato tra i pochi giornali costantemente liberi. Non ha guardato in faccia a nessuno. Ha combattuto battaglie date per perse da tutti e alcune le ha vinte. Ricordatevi la campagna sul referendum del 4 dicembre 2016. Solo per citarne una. Continuate a incazzarvi con Travaglio. Fate pure. Intanto continuate anche ad abbeverarvi (se lo fate, quando lo fate) ai soliti rotocalchi di regime pieni di veline, di pizzini e di marchette, ma sempre più vuoti di notizie, di fatti, di realtà. Lasciatemelo dire, visto che ho 25 anni di professione alle spalle: l’Italia non sarebbe ridotta così se molti colleghi invece che alle loro carriere alle loro convenienze e al loro tornaconto avessero avuto più coraggio più dignità e più spina dorsale. Ce ne fossero di più di colleghi come quelli del Fatto Quotidiano, saremmo tutti un po’ più liberi in un Paese migliore. Ci sarebbero anche più giornali in salute e non cadaveri senza futuro tenuti in vita artificialmente a costo di sacrifici sempre più assurdi per il tornaconto di pochi. I miei auguri per il 2018 a loro e a tutti quelli che non hanno smesso di credere nel valore assoluto del giornalismo professionale indipendente, serio, libero.