NON COME NAPOLITANO MATTARELLA FACCIA COME ANNIBAL CAVACO SILVA

NON COME NAPOLITANO MATTARELLA FACCIA COME ANNIBAL CAVACO SILVA

E’ forse un sogno, di una notte di mezza estate, anzi di primavera, ad occhi aperti, di improbabile realizzazione. Ma in politica come nella vita:mai dire mai. Il Presidente della RepubblicaSergio Mattarella, per ridare presto al Paese un nuovo esecutivo, dovrebbe fare non come fece il suo predecessoreGiorgio Napolitanocon l’economistaMario Montinominatosenatore a vitae poiPremierdi un governotecnocraticosorretto da tutti i partiti e da nessuno rimpianto. Ma come ha fatto il Presidente della Repubblica del PortogalloAnnibal Cavaco Silvache conferì l’incarico al socialistaAntonio Costatuttora Primo Ministro delgoverno di minoranzacon l’appoggio esterno delBloco de Esquerda(Be) e del Partito comunista (Pcp). Governo di minoranza che in poco più di due anni – 26 novembre 2015 – ha rimesso in sesto il Portogallo: la crescita economica, lo scorso anno, ha raggiunto il massimo del 2,7%, sopra la media della zona euro del 2,5%; l’occupazione è aumentata di 270 mila unità; la disoccupazione che era del 17% è scesa sotto l’8% a dicembre 2017 per la prima volta in più di 13 anni; il debito pubblico è stato ridotto all’1%. L’incarico di formare un esecutivodi minoranzadovrebbe esser conferito non a una personalitàsuper partes, come ad esempio l’attuale Presidente della Bce, l’economistaMario Draghio a vecchie conoscenze comeRomano ProdioGiuliano Amato, ma al vincitore delle elezioni: il Movimento Cinque Stelle, pertanto al suo leaderLuigi Di Maio. Il qualeDi Maiodovrebbe avere l’accortezza e la saggezza, a sua volta, di fare con ilPdeLeuquel che feceCostacon ilBee ilPcp: lageringonça,che è un aggeggio molto semplice da predisporre e di facilissima applicazione: unpattocon i contraenti (Pd e LeU) solo sui punti fondamentali del programma, comeil rifiuto dell’austeritàcon relativi annessi e connessi:la precarizzazione del lavoroe il taglio ai diritti sociali acquisiti, mentre sulle altre questioni politiche e sociali massima libertà di critica e dissenso. Ovviamente una nuova legge elettorale meno farraginosa e complicata dell’attuale. Nelle proposte economiche dei ministriin pectoreindicati dal M5S, i parlamentari del Pd e di LeU troverebbero tanti richiami alla loro storia di sinistra come la revisione delPildell’economistaLorenzo Fioramontiche rimanda all’idolo da abbandonaredi uno stretto collaboratore di Adriano Olivetti e Enrico Mattei, l’economistaGiorgio Fuàin quanto inadeguato a misurareil livello di benessere(well-being) delle persone, altro tema molto discusso in Europa, o comela riduzione dell’orario di lavoroformulata dall’altro economistaPasquale Tridico, per fronteggiare la disoccupazione soprattutto giovanile, che richiamail lavorare meno per lavorare tuttidell’ex-leader della CislPierre Carniti. Sarebbe per entrambi – M5S da una parte, Pd e LeU dall’altra – una grande sfida culturale e politica a costruire un Paese migliore con meno diseguaglianze economico-sociali e più partecipazione dei cittadini, il trampolino di lancio per una societàfor the many, not the few.