STEVEN BABBI, MORÌ NEL 2017 DI TUMORE. L’AZIENDA DOVE LAVORAVA CONTINUÒ A VERSARGLI LO STIPENDIO

STEVEN BABBI, MORÌ NEL 2017 DI TUMORE. L’AZIENDA DOVE LAVORAVA CONTINUÒ A VERSARGLI LO STIPENDIO

Steven Babbi ragazzo di Cesenatico di 24 anni che muore dopo una lunga sofferenza per un tumore, la sua storia colpì l’opinione pubblica, nel 2017 l’azienda di imballaggi, per la quale lavorava, prese una misura che le valse il riconoscimento del Presidente Mattarella.Continuò a versargli l’intero stipendio decurtato dall’INPS per le lunghe assenze dovute alla sua malattia, la commozione per un gesto insolito nel mondo delle imprese, ma nello stesso tempo, per quanto mi riguarda, la rabbia per dover assistere a singoli gesti di solidarietà che dovrebbero essere a carico degli enti di assistenza pubblici, qual è anche l’INPS.Queste misure restrittive sono nate per colpire i furbi, come i controlli durante le malattie brevi o la non retribuzione nei primi giorni, insomma, per colpa di pochi finti malati, con la compiacenza dei medici, lo Stato agisce con la mannaia contro tutti, senza cercare soluzioni per alleviare il morale di chi necessita la giusta assistenza economica.Non è normale che un malato grave debba subire un trattamento ingiusto, come non è normale che debba sperare di trovare solidarietà dal suo datore di lavoro o dai colleghi, anzi questa sempre apprezzabile, si dovrebbe aggiungere all’indennità completa degli enti previdenziali, per permettergli una miglior cura o vita, senza l’umiliazione di dover chiedere.Da un lato quindi la perfidia della burocrazia che non seleziona come dovrebbe, dall’altro ben più grave la malafede e l’approfittarsi da parte di lavoratori con il conseguente danno per tutti gli altri.Ai giovani è importante spiegare questo, non giudicate la severità o le spigolature caratteriali dei vostri colleghi, cercate piuttosto di imparare a comprendere quanto la loro scaltrezza sia dannosa per la limitazione dei vostri diritti, non permettete come si è fatto in passato che tutto questo passi inosservato.