AVETE VISTO?

Siete andati a votare. Siete entrati negli edifici che ospitano i vostri figli, i nostri ragazzi, ed avete notato le pareti scrostate, il mobilio consumato. Avete osservato il posto dove vi trovavate? Forse vi siete limitati ad una rapida occhiata, qualcuno avrà ironizzato pure riguardo la fatiscenza di certi edifici, alcuni tenuti su con sputo e sudore. Sudore, si, il sudore di chi in quelle scuole ci lavora, premurandosi che i bambini non debbano risentire di una scarsa igiene dovuta ad appalti al ribasso, di una manutenzione affidata alla speranza ed alla buona volontà. Sudore di chi fa la sua parte non avendo riconosciuto nulla, lo stipendio certo, ma bastasse essere pagati per far bene il proprio dovere, allora dovremmo essere la nazione più ricca al mondo. Siete entrati in quegli edifici dove si dovrebbero forgiare menti e cuori, e non vi è saltato all’occhio il contrasto con i palazzi del potere? Paragonate gli stipendi di insegnanti e collaboratori, che bidello non si può dire perché è svilente ma con lo stipendio da bidello e da insegnante ti svilisci prima che finisca il mese, con quanto diamo a chi dovrebbe legiferare, guidare il paese. Sputo e sudore contro opulenza e sfarzo. Confrontate il materiale didattico a disposizione con i mezzi tecnologici a disposizione delle alte sfere, i papaveri, che fanno ombra alle margherite, ai fiori di campo. Avete guardato bene quelle sedie con le listarelle di legno sbeccate? Avete per caso chiesto una fotocopia di un documento e vi siete sentiti rispondere che la carta è contingentata perché gli appalti sono calibrati su un consumo previsto? Siete entrati, avete votato, e siete usciti. A qualcuno saranno rimaste impresse le farfalle di carta alle finestre, per abbellire il grigio che permea l’aria, ad altri forse resteranno nella memoria le pareti, mentre altri ancora avranno chiuso gli occhi, dopo essersi già tappati il naso. E non si sono responsabili monocolore, tutti sono partecipi, tutti i commensali al tavolo del potere. Avete votato, bravi, avete fatto valere un vostro diritto facendo il vostro dovere, ciò che resta sono solamente alcune sedie ammassate nelle cantine, dove una volta ci siamo seduti anche noi, tutti noi, inclusi quelli che volevano cambiare il mondo.