GENOVA, PERCHÉ INDIGNARSI ALL’IPOTESI DELLA REVOCA DELLE CONCESSIONI?

GENOVA, PERCHÉ INDIGNARSI ALL’IPOTESI DELLA REVOCA DELLE CONCESSIONI?

Ai favorevoli comunque, ai contrari sempre. Oggi la domanda è per i contrari: c’è un ponte, dato in concessione alla fine degli anni 90, che crolla; c’è la mattanza; c’è un governo, che abbiamo capito che non vi piace e magari pure a ragione, che ipotizza la revoca della concessione. Appurato che a fronte di ingenti pedaggi la manutenzione è onere del concessionario. Concesso che non ci sia dolo e che i controlli siano stati fatti (senza diagnostica perché la tendenza è quella di mettere il dito nella falla e vedere che succede). Considerato che il ponte è crollato e che quindi, se non dolo, c’è stata certo manifesta incapacità di farle ‘ste manutenzioni. Visto tutto questo, che c’avete da indignarvi all’ipotesi di revoca? L’unico vero problema risiede nella penale e nelle clausole del contratto, scritto evidentemente da chi la privatizzazione l’ha fatta. (Che poi, ho letto un post che diceva: spero che la famiglia Benetton affossi questo governo e l’Italia.)