MA MATTARELLA CHE FA?

MA MATTARELLA CHE FA?

Ho atteso per più di un giorno che le Istituzioni facessero sentire la propria voce. Invano… Non so se il ragazzino di Bologna alla cui abitazione Salvini è andato a citofonare spacci droga o sia un bravo ragazzo vittima di maldicenza perché nato in un altro paese. Quello che so è che la demolizione delle regole di convivenza civile ha fatto ancora un tristissimo passo avanti avvicinandoci sempre più al baratro della barbarie. In un paese civile se si hanno dei sospetti di commissione di un reato si va dalla polizia o dai carabinieri e si espongono i fatti. Nel caso si denuncia. Un ex ministro, un rappresentante della politica e delle Istituzioni, che va sotto casa di qualcuno, per un sentito dire, a favore di telecamere e scortato da chi dovrebbe proteggere tutti i cittadini e la legge, rimarcando l’ essere il ragazzino in questione uno straniero e accusando lui e la sua famiglia di reati gravissimi, ricorda la caccia alle streghe e i linciaggi. Di fatto sdogana una cultura primitiva e odiosa, quella della giustizia fai da te. E rende possibile, in un prossimo futuro, ogni orrore. L’aggressione di Matteo Salvini alle basi della civiltà e della legge nel nostro paese va avanti da tempo. Indisturbata. Linciaggio pubblico degli avversari politici e persino di studenti minorenni che lo contestano, minaccia costante alla Giustizia quando prova a vagliare i suoi comportamenti, irrisione della democrazia e delle sue istituzioni quando chiedono chiarezza sui comportamenti suoi e di suoi collaboratori in tristi faccende di corruzione internazionale e possibile tradimento del nostro paese. Diffusione di odio, menzogne e pregiudizi. L’elenco potrebbe essere lunghissimo e è sotto gli occhi di tutti. Anche delle nostre Istituzioni e di chi è stato eletto per difenderle. Un silenzio assordante. Una campana a morte per la nostra democrazia. I cui velenosi rintocchi ascoltiamo da troppo tempo. Innanzitutto dal giorno in cui, all’indomani delle elezioni del 2018, si lasciò impunemente gli stessi figuri dirsi pronti a marciare su Roma se non fossero stati accolti i loro desiderata. Un uomo solo al comando. Tutti i poteri. L’uomo della Provvidenza. L’incarnazione vivente della legge e della verità. L’unica istituzione.