NEVE A ROMA. UN GIORNO SPECIALE

Stamattina ci siamo svegliati circondati dalla neve, siamo riusciti ad uscire a mezzogiorno e mezzo, nel cortile innevato c’era una signora anziana con una scopa che cercava di pulire il lastrico che porta ai nostri tre ingressi.“Nell’85 ha nevicato di più e noi condomini eravamo tutti amici, siamo scesi e in un’ora abbiamo pulito tutti insieme, c’era anche chi aveva preparato del the caldo”La guardo e sorrido, penso che nel 1985 abitavo in Valtellina e tutti i ragazzi più grandi avevano preso pale e sale e avevano aiutato a togliere la neve dalle strade: un metro e venti centimetri di neve.Porto Nino alla macchina e lui con le mani nude toglie la neve dalla macchina, poi mi dice che ha freddo.Gli dico che andiamo a cambiare le scarpe e a metterci i guanti e poi se vuole scendiamo a togliere la neve dal cortile del condominio.Lo facciamo. Lui prende un pogo di metallo e io la paletta di plastica della pattumiera.Passano due persone, due condomini della scala C, uno non ci guarda neppure, e l’altra mi chiede se voglio una foto (!)Ritorna la signora con la scopa e in mezz’ora finiamo tutto.Lei chiede a Nino come si chiama.“Nino, ho dodici anni e faccio la prima media, questa è mia madre”“Hai visto che brava mamma che hai Nino? Anche io però sono una brava nonna…”La guardo. Sorride.Mi sento così bene, nessuno del condominio saprà che siamo stati noi a ripulire tutto, non scivoleranno oggi né domani quando il ghiaccio avrebbe sostituito la neve fresca.Ma chi se ne importa, ho le guance rosse, il naso ghiacciato e il cuore caldo. Le sorrido.“La ringrazio signora, sono felice di averla incontrata, oggi ho ritrovato tutto il mio senso di educazione civica, pensi che oggi non la insegnano più”“Beh suo figlio oggi ha fatto una lezione anche se non è andato a scuola”.