PARADISE PAPERS: L’INFERNO DELLA CORONA

Il caso Paradise Papers va avanti e sta lentamente trascinando “all’inferno” la Casa Reale britannica. Dopo la rivelazioni riguardanti la Regina Elisabetta II e del suo capitale di 10 milioni di sterline alle Isole Cayman, le ultime indiscrezioni riguardano il Principe Carlo che avrebbe investito altrettanti milioni di sterline in fondi e società off-shore tra cui una di queste – come riferisce il The Guardian – si troverebbe nello stato di Bermuda una società che apparterrebbe ad un caro amico del Principe del Galles, un noto allevatore di cavalli e personaggio vicino a Carlo sin dagli anni sessanta. Ma la tempesta nata dall’enorme fuga di notizie, 13 milioni di documenti al vaglio del Consortium of Investigative Journalist, si sta abbattendo su tutto il Regno Unito; anche il neo campione del mondo Lewis Hamilton sarebbe implicato per non aver pagato l’IVA (3,7 milioni di sterline) sul suo jet privato, un Bombardier CL635 acquistato dal pilota britannico nel 2013. Anche i laburisti entrano nel ciclone, infatti stando ai documenti molti municipi sotto il controllo dei Labour avrebbero utilizzato società off-shore, di cui una in Lussemburgo, per evitare di pagare una somma che ammonta a 12 milioni di sterline. La reazione della stampa non è mancata e il Times si è scagliato contro il loro leader, Jeremy Corbyn, definendolo un’ipocrita per aver chiesto le scuse pubbliche alla Regina Elisabetta II; tutto ciò nonostante i vertici del partito abbiano condannato duramente tali pratiche. Anche negli USA lo scandalo continua ad intrecciarsi con il Governo Trump: il libro “Clinton Cash” che ha attaccato duramente l’ex Segretario di Stato Hilary Clinton, stando ai file, sarebbe stato scritto grazie a fondi provenienti da una fondazione con sede nei paradisi fiscali, fondazione che fa riferimento a Robert Mercer miliardario amico di Steve Bannon, l’ex “Capo Stratega” della Casa Bianca. Da quanto emerge dai documenti, Robert Mercer, dirige otto compagnie con sede off-shore create ad hoc per inglobare lo Hedge Fund Renaissance Technologies ed evitare la tassa sui profitti che può arrivare sino al 39%; l’elusione fiscale e il conseguente tesoro ricavato, servirebbe a Mercer per finanziare la destra statunitense: dal presidente Donald Trump al senatore Ted Cruz.